In attesa dei conti della capogruppo il 14 febbraio, Tim si gode i numeri positivi della controllata brasiliana. Nel 2023 i ricavi dell’unità con sede a Rio de Janeiro sono cresciuti del 10,6% rispetto al 2022 a circa 4,5 miliardi di euro, con margini in aumento e un utile netto arrivato a ridosso dei 500 milioni di euro (+50,4%).
«Il 2023 è stato un capitolo importante nella nostra storia, con il consolidamento dell’azienda come una delle migliori in Brasile», ha commentato l’amministratore delegato di Tim Brasil, Alberto Griselli, «Abbiamo portato a compimento un altro importante ciclo di crescita su tutti i nostri business, con risultati che superano i target dati all'inizio dell'anno». La società ha presentato anche le guidance per il prossimo triennio che prevedono, fino al 2026, una crescita media annua del 5-6% per il fatturato e del 6-8% per il margine operativo lordo (Ebitda).
«I risultati di Tim Brasil sono in linea con le attese come ricavi ed Ebitda, sostenuti dai servizi mobili», hanno commentato gli analisti di Equita nel loro morning note. Dopo la pubblicazione dei conti di Tim Brasil, ieri il titolo della capogruppo a Piazza Affari ha ceduto l’1,4% a 0,26 euro nel contesto di una giornata negativa per la piazza di Milano. Sempre ieri si è svolto il consiglio d’amministrazione di Tim, che aveva all’ordine del giorno l’offerta presentata dal Mef (di 750 milioni di euro compresi gli earn out) per rilevare la società dei cavi internazionali Sparkle. Ebbene, i membri del board hanno ritenuto «non soddisfacente» l’offerta, essendo peraltro sullo stesso valore rispetto alla proposta già presentata (e rifiutata) lo scorso novembre. La cosa però non si chiude qui, perchè il consiglio d’amministrazione ha dato «mandato all’amministratore delegato, Pietro Labriola, di negoziare con il Mef una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nell’assunto che Tim mantenga una partecipazione nella società per un determinato arco temporale e supporti la realizzazione del piano strategico». La nota della società di telecomunicazioni di fatto apre una nuova fase di trattative con il ministero dell’Economia, con il quale bisognerà trovare la quadra tra cash e ammontare della partecipazione di minoranza, della quale andranno definite anche modalità e tempi. L’obiettivo, infatti, è che Sparkle alla lunga sia interamente controllata dal Mef. Il cda di Tim ha inoltre «approvato all’unanimità la proposta presentata dal presidente Salvatore Rossi relativa ai criteri di selezione dei candidati per il prossimo board». Il Consiglio, informa una nota, «ha proseguito le attività in vista della presentazione di una lista di maggioranza per il rinnovo del board, che avverrà in occasione dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2023». Martedì, intanto, si è svolto l’incontro al Ministero delle Imprese coi sindacati sulla scorporo della rete di Tim.
Le sigle hanno chiesto garanzie occupazionali. La Fistel Cisl ha espresso un «giudizio positivo sull’incontro e chiesto un tavolo permanente fino alla conclusione del processo». Mentre i sindacati Cobas, Usb e Cub sciopereranno per 2 ore il 14 febbraio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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