da Roma
«Il mercato deve puntare sulla nostra offerta, seguirci e prendere beneficio dei profitti futuri». Questa la filosofia dei due principali concorrenti per Alitalia: Air France e Ap Holding.
E in realtà per le minoranze dellex compagnia di bandiera non sembra esserci altra possibilità. Quei pochi piccoli risparmiatori rimasti con le azioni in portafoglio e quei fondi che le hanno acquistate (magari per replicare lo S&P/Mib) non hanno vie duscita.
Se prevarrà lofferta transalpina e se decideranno di aderirvi, dovranno accontentarsi di 0,35 euro ad azione in titoli Air France-Klm. Si tratta di poco meno della metà dei 0,7202 euro della chiusura di Alitalia ieri a Milano. Se non apporteranno le azioni, dovranno confrontarsi con lignoto perché ancora Jean-Cyril Spinetta & C. non hanno spiegato cosa intendono fare: se lasciare quotata la compagnia italiana oppure incorporarla.
Ipotesi numero due: il Tesoro accetta lofferta di Ap Holding e «vende» i suoi titoli a un centesimo. È poco probabile che un qualsiasi altro investitore decida di seguirlo anche perché il premio del 3% del capitale per coloro che accettano lOpa non sembra particolarmente incoraggiante.
Azionisti di minoranza messi alle strette
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