La Babele di idee di Sgarbi: «Restyling del Sempione, di San Lorenzo e del De Chirico»

Mentre stilisti, architetti, registi, critici d’arte formulano i loro auspici e auguri per la Milano targata 2007, l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi nel suo ufficio vista Scala fissa appuntamenti e organizza il calendario delle mostre della prossima stagione, che si aprirà tra pochi giorni, il 25, con l’antologica di Paul Klee alla Fondazione Mazzotta.
Assessore Sgarbi, i progetti per l’anno prossimo?
«Intanto sto lavorando alle prossime mostre: il 26 gennaio inauguriamo a Palazzo Reale La vita quotidiana nell’Antico Egitto, mostra che continua e completa il “ciclo egizio” iniziato il 21 dicembre con l’esposizione La Bellezza Femminile nell'Antico Egitto. Il 1° febbraio sarà la volta della mostra su Kandinsky».
Il discorso sul bello e sull’«etica dell’estetica cittadina», come l’aveva definita quest’estate, andrà avanti?
«Come no, anzi il primo intervento, cui tengo molto, è la sistemazione di piazza e di corso Sempione. Con il collega all’Arredo urbano Cadeo abbiamo deciso di eliminare quegli orribili lampioni e i paletti per impedire l’accesso alle macchine. Finalmente illumineremo l’Arco della Pace. Come avevo annunciato, sistemeremo a breve anche le colonne di San Lorenzo, eliminando quelle mostruose fioriere in cemento, e cambiando l’illuminazione, mentre è tramontato il progetto della cancellata alle Colonne. Pronto a partire anche il restauro della Fontana dei bagni misteriosi di De Chirico».
Sgarbi è diventato all’improvviso pragmatico...
«Mi sembra giusto portare a compimento i progetti e le idee che ho lanciato nei mesi scorsi. Finiti questi mi farò venire delle altre idee... A proposito un progetto nuovo che sto sviluppando con il collega al Turismo, Orsatti, è quello delle regioni a Milano. Cominciamo con una rassegna sulla Sardegna, articolata in tre mostre: le sculture di pane di Oliena, una raccolta di ceramiche di Su Gologone e l’arte sarda dalle sculture di Costantino Nivola agli abiti di Marras e Modolo».
E la commissione per il bello che fine ha fatto?
«È diventata una commissione interassessorile, ma fa riferimento principalmente all’assessorato allo Sviluppo urbano, dove svolge un ruolo più fattivo, diventando una sorta di commissione edilizia».
Il 2007 ci “regalerà” il Museo per l’Arte contemporanea?
«Per il momento la questione è rimasta in sospeso perché non abbiamo ancora trovato uno spazio adatto, i luoghi che avevo indicato, infatti, presentano dei problemi. Il 29 marzo però inauguriamo lo spazio Spinelli per l’arte contemporanea, mentre il Comune ha stanziato i primi 200mila euro per “Babele”, la Biennale dei linguaggi contemporanei, che probabilmente slitterà al 2009. In attesa che venga ristrutturato il Museo del Novecento esporremo la collezione dell’ex Cimac, il museo civico di arte contemporanea di piazza Duomo, alla Rotonda della Besana».
Un’altra questione rimasta in sospeso era la comunicazione degli eventi e degli appuntamenti.


«Con i miei colleghi di giunta sto lavorando a un libretto che raccolga, appunto, mostre, dibattiti, appuntamenti, concerti...».
Ultima spinosa questione: cosa riserva il 2007 agli Arcimboldi?
«La programmazione copre tutta la stagione, fino a luglio siamo tranquilli, ho in agenda un appuntamento con David Zard».

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