Badante narcotizza e rapina un’anziana

«Un’inaugurazione all’insegna dei disagi quella del nuovo centro commerciale «Roma Est». In una nota il Codacons denuncia i gravi problemi di mobilità in seguito all’apertura della nuova gigantesca struttura a Lunghezza. «Migliaia di visitatori sono rimasti intrappolati per ore in auto prima di poter giungere alla mega struttura che sabato scorso ha aperto i battenti. Stesso copione domenica, con strade paralizzate per diverse ore. Una situazione che ha creato disagi non solo agli automobilisti, ma anche ai residenti di Lunghezza, zona periferica della capitale dove è sorto il centro commerciale».
«Prima di autorizzare l’apertura della struttura - continua il Codacons - sarebbe stato meglio predisporre adeguati collegamenti stradali e prevenire la paralisi delle arterie del quartiere, considerata anche la chiusura dello svincolo della A24 che porta al centro commerciale. In tal senso abbiamo avuto rassicurazioni dall’assessorato al Commercio del Comune, che mercoledì lo svincolo in questione sarà regolarmente aperto. Fino a mercoledì chiediamo navette gratuite che colleghino la stazione della metro B Monti Tiburtini al centro commerciale Roma Est, così da impedire la congestione del traffico consentendo ai cittadini di lasciare a casa l’automobile».
«Il commercio nella città di Roma è fatto di figli e figliastri. Basta guardare cosa è accaduto a Roma Est: l’apertura del centro commerciale di Lunghezza senza che fossero state realizzate le adeguate infrastrutture viarie di collegamento, addirittura a dispetto della richiesta di posticipo formalizzata dall’VIII municipio, ha gettato nel caos il quadrante interessato, creando enormi disagi ai cittadini e costringendo la Polizia municipale a compiere sforzi sovrumani» dichiara in una nota Fabrizio Ghera, consigliere comunale di An.

«Nello stesso tempo - aggiunge Ghera - esistono piccoli insediamenti commerciali che evidentemente non possono contare su canali preferenziali e sponsor in seno all’amministrazione, costretti dal Comune di Roma a una inattività forzata che li sta trascinando sul lastrico con il pretesto di minime carenze infrastrutturali cui comunque è la stessa amministrazione che dovrebbe porre riparo. Si tratta di una situazione intollerabile, di cui chiederemo conto al sindaco Veltroni e all’assessore Rizzo in ogni sede competente».

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