Bagarre sulle inaugurazioni dell’ospedale-fantasma

«È annunciata per i prossimi giorni, sembra per il 13 marzo, un’altra falsa inaugurazione del cantiere per l’ospedale dei Castelli, da parte del vicepresidente della Regione Esterino Montino». Lo afferma in una nota il consigliere regionale Pdl Tommaso Luzzi che aggiunge: «Dopo lo schiaffo che Montino ha ricevuto dal professor Guzzanti, sul policlinico dei Castelli romani, con la faccia tosta di sempre, lo stesso Montino continua il suo giro pre-elettorale per tentare di accalappiare qualche voto alla maggioranza di Emma Bonino».
Sulla vicenda, che era già stata denunciata dal segretario regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti e dal consigliere regionale del Pdl Donato Robilotta, ha poresentato un’interrogazione a Palazzo madama il senatore Domenico Gramazio, nella quale si legge, tra l’altro, che «per l’ospedale dei Castelli non potrà esserci nulla osta per l’avvio dei lavori se non eventualmente dopo l’approvazione della rete ospedaliera». La dichiarazione è del commissario ad acta per la sanità Elio Guzzanti. Gramazio chiede lumi ai ministri della Salute, delle Finanze e dei Rapporti con le regioni in merito alla «mancanza di ogni autorizzazione e la lievitazione dei costi» per la realizzazione dell’ospedale dei Castelli. «Ho chiesto di sapere quali azioni si intendano compiere nei confronti della Regione per impedire questo ennesimo abuso», ha spiegato Gramazio riguardo al fatto che «sabato scorso Esterino Montino aveva posto per la settima volta la prima pietra dell’ospedale dei Castelli, nonostante la mancanza di ogni autorizzazione e la lievitazione del costo di centodieci milioni di euro rispetto al preventivo di spesa». Un costo «che rappresenterebbe - ha concluso Gramazio - un ulteriore pesante aggravio della spesa sanitaria, mentre si continuano ad effettuare tagli indiscriminati di posti letto pubblici ed accreditati».
La replica del centrosinistra è stata affidata al consigliere del Pd Augusto Battaglia: «Il cantiere va avanti.

L’obiettivo è quello, fissato, di realizzare un’opera strategica per il futuro della sanità del Lazio, ma soprattutto un’opera utile sia per i cittadini e i malati di una parte importante della provincia romana che per gli operatori della Asl Rm H».