Baglioni, 40 anni di musica in una sera

ARCIMBOLDI Debutta stasera in prima nazionale il nuovo show del cantautore romano

A scommettere sul suo futuro, dopo l’esito tutt’altro che confortante dell’album (omonimo) d’esordio del 1970, erano in pochi. E invece, Claudio Baglioni, romano del 1951, di strada ne ha fatta tanta. Diploma da geometra e una laurea (in età avanzata) in architettura, la sua grande fortuna risale al lontano 1972. Vale a dire l’anno in cui uscì Questo piccolo grande amore, il concept-album che, grazie al suo enorme successo, avrebbe segnato il suo ingresso tra i grandi della musica leggera di casa nostra. Quel disco, assieme all’omonima canzone (il singolo più venduto di sempre in Italia) è tornato a nuova vita grazie al progetto «Q.P.G.A.» che ne ha moltiplicato su quattro diversi piani di comunicazione le sue vicende. Già, perché quella storia d'amore ai tempi del Sessantotto, nell’ultimo biennio è stata trasformata in una tetralogia composta da un libro, un film, tutta una serie di concerti e un doppio cd-kolossal fresco di stampa. Per la serie: 150 minuti di musica con il vecchio disco di «Questo piccolo grande amore» rifatto («ma non è un remake», puntualizza), cui sono state aggiunte nuove musiche che espandono e completano il vecchio racconto, con l'intervento di ben 69 ospiti eccellenti: da Mina a Morricone passando per Bocelli, Jovanotti, Battiato, Morandi, Pausini, Giorgia, Pfm, Elio e Le Storie Tese, Venditti, Daniele, Fresu, Bollani. Un cast d'eccezione che «ha accettato anche di lasciare poche frasi, una serie di graffiti su un gigantesco muro creato da questa "opera popolare moderna"», come ama definirla il suo autore, quantomai fiero di aver portato finalmente a termine il suo progetto. Per uno stakanovista doc come Baglioni, naturale suggello a tanto sforzo non poteva che essere un nuovo, ambizioso tour teatrale inedito, ribattezzato «ConcertOpera», la cui première nazionale sarà stasera (con repliche domani, lunedì e martedì) agli Arcimboldi (ore 21, www.teatroarcimboldi.it). Si tratta della trasposizione integrale dal vivo del disco «Q.P.G.A.», con tanto di ouverture, preludi, interludi, camei vocali e strumentali, passaggi musicali e canzoni, che si fondono gli uni negli altri, senza soluzione di continuità. Una riscrittura del passato che si tradurrà in una sorta di opera pop-rock magniloquente anzichenò: in scaletta una cinquantina di pezzi accompagnati dalle immagini del film e da un clip-movie inedito girato la scorsa estate, che scorreranno su grande schermo, per quello che viene descritto come «un indimenticabile viaggio di andata e ritorno tra gli anni Settanta e i giorni nostri attraverso la storia di amore di Giulia e Andrea». Infine, ciliegina sulla torta, ecco la trovata del bis su ordinazione.

Nel foyer degli Arcimboldi sarà infatti allestito un muro con i titoli di alcuni canzoni: ognuno metterà la firma sotto quella preferita e il cantautore romano eseguirà i titoli più richiesti con tanto di dedica personalizzata.

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