Bagnasco: «L’impegno verso il Partito Nuovo»

Bagnasco: «L’impegno  verso il Partito Nuovo»

Obiettivi e strategie sono chiari: il partito unico, o meglio il Partito Nuovo, che vuol’essere espressione dei movimenti del centrodestra senza sacrificarne le singole identità, tende anche a recuperare il colloquio con tutte le componenti della società che si riconoscono nei valori dei moderati, ma si sono allontanate in questi anni da Forza Italia e, più in generale, dalla Casa delle libertà. Lo sottolinea il capogruppo degli azzurri in consiglio provinciale, Roberto Bagnasco, fra l’altro nominato di recente portavoce del partito a livello regionale: «Il processo per arrivare alla federazione è in atto - spiega l’ex sindaco di Rapallo -, e ci stiamo confrontando a ogni livello per individuare le soluzioni più adeguate. In particolare, abbiamo intensificato gli incontri per coinvolgere quante più risorse possibile, nella convinzione che i risultati migliori si ottengono tramite l’ampio confronto di idee». Parola d’ordine, comunque: responsabilizzare. «Stiamo verificando, con piacere - aggiunge Bagnasco - che molti di coloro che si erano collocati ai margini del dibattito, hanno ritrovato l’entusiasmo e si mettono a disposizione». Tutto questo in un contesto che ha già sperimentato, con successo, il coordinamento che porta al Partito Nuovo: «Proprio a Genova - ricorda il portavoce ligure degli azzurri -, il presidente della circoscrizione Medio Levante, Pasquale Ottonello, sta portando avanti con successo nel parlamentino l’esperienza unitaria. Che viene giustamente considerata come una sorta di modello, al di là dei confini locali. Ora dobbiamo proseguire nell’impegno, che vale in vista delle elezioni del 2006 ma, come hanno ben insistito il ministro Claudio Scajola e il presidente Silvio Berlusconi, va anche ben oltre il 2006». Nel frattempo, in Provincia come nelle altre amministrazioni locali, deve andare avanti la politica del realismo: «Nessun muro contro muro - conclude Bagnasco - che finisce per danneggiare i cittadini.

Su alcuni temi, come le Acciaierie di Cornigliano, possiamo trovare intese utili a trovare le opportune soluzioni. Senza compromessi, ovviamente, con gli avversari politici, ma nella piena consapevolezza che dobbiamo ottenere il massimo possibile per lo sviluppo della città».

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