Bagnasco «scopre» l’abbazia del Boschetto

«Il cardinale ce l’ha confessato, era la prima volta che metteva piede all’Abbazia del Boschetto. E ne è rimasto colpito». Sanno di aver «lasciato il segno» fedeli e volontari che animano la storica chiesa di Cornigliano dove «riposano» quattro Dogi. E che ieri ha accolto Angelo Bagnasco, in visita al vicariato. «Lo abbiamo accompagnato alla scoperta dei nostri tesori» racconta Giovanni Masi dell’associazione Amici del Boschetto. Che ogni prima e terza domenica del mese accompagna insieme ad altre guide i visitatori nell’abbazia (il prossimo appuntamento per domenica 16, dalle 15 alle 16.30; le visite sono gratuite). «Siamo riusciti a strappare al cardinale la promessa che tornerà a benedire una tela del Badaracco che raffigura uno dei miracoli di San Nicola - spiega Masi - Presto sarà finito il restauro, tornerà dov’era nel 1600». Per Bagnasco era stato preparato un pranzo, durante il quale il cardinale ha esortato i gruppi parrocchiali a continuare a promuovere la conoscenza dell’abbazia e le attività di sostegno ai bisognosi. «Di Cornigliano si parla sempre male, è giusto riconoscere anche le sue bellezze» dice un parrocchiano.


Con l’arcivescovo non si è discusso invece della messa in genovose, celebrata ogni 6 gennaio fino allo stop imposto dallo stesso Bagnasco. «Non era il momento, il cardinale sa però quanto teniamo a questa celebrazione - conclude Masi - E durante il pranzo ci siamo anche scambiati qualche battuta in genovese...».

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