Ieri La Stampa titolava: «Si teme l'invasione delle meduse anche nelle acque italiane». Perbacco: sarà da un decennio che i mari italiani sono infestati dalle meduse, ma forse a Torino non lo sanno. Del resto l'ignoranza dei giornalisti è parimenti urticante. Anni fa, a Ponza, eravamo cinque giornalisti quando una ragazza rimase appunto urticata da una medusa. Nell'ordine: uno prima disse pacatamente che c'era pericolo di morte (confondeva le meduse pontine con quelle australiane) e poi gli altri, con tono autorevole, mi spiegarono che siccome l'urticata era amica mia dovevo assolutamente farle pipì sopra la puntura. Chiesi se erano diventati deficienti, ma risposero che l'acido urico fermava le cellule urticanti, e un tipo aggiunse che l'aveva visto nel telefilm Friends. In quanto giornalista, pensai d'essere ignorante: feci la mia parte. Fu pietoso. Ci misi anni a dimostrar loro che urina e ammoniaca in realtà peggiorano le cose: ma la leggenda della pipì resta diffusissima.
La Stampa di ieri insisteva: «I medici consigliano di usare ammoniaca». Fantastico. Aggiungeva: «Le meduse non sopravvivono nemmeno un giorno prigioniere degli acquari». Altra novità. Quelle dell'acquario di Genova probabilmente sono finte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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