Baldini e Rey, lanciata la sfida per gli Europei

Maurizio Acerbi

La sfida, per i prossimi Campionati Europei, sembra già lanciata. La scorsa domenica, Stefano Baldini e Julio Rey hanno dimostrato, a suon di record personali, che i grandi favoriti per la maratona continentale che si disputerà, nel mese di agosto, a Göteborg, saranno proprio loro due. E non tragga in inganno che lo spagnolo abbia ottenuto un tempo migliore del campione olimpico. Il pur ragguardevole 2h 06’ 52” con il quale il trentaquattrenne iberico ha vinto la maratona di Amburgo (record nazionale e quinta prestazione dell’anno) è stato siglato su un percorso certamente più scorrevole e veloce di quello londinese. Non a caso, Baldini, che nella capitale inglese ha stabilito il nuovo record italiano con 2h 07’ 22”, non si è detto particolarmente preoccupato per aver «perso» il confronto a distanza.
Al collega Molinaro, della Gazzetta, il nostro campione ha confessato che: «Il suo tempo non mi spaventa. E poi, quando gareggi, come Rey, senza grandi avversari, puoi correre più rilassato e concentrato sul tuo obiettivo. Io avevo davanti il meglio del mondo. Il primato mi dice che su un percorso più scorrevole posso essere ancora più veloce. Per gli Europei ho fiducia». E ci mancherebbe altro se si pensa anche alla travagliata preparazione con la quale Stefano è arrivato a battere il record italiano. E’ di un anno fa (marzo 2005), infatti, l’infiammazione al legamento tibiale posteriore che lo aveva costretto a ritirarsi durante la maratona mondiale di Helsinki. Poi, a cavallo tra dicembre 2005 e gennaio 2006, l’infiammazione al tendine d’Achille del piede sinistro che ha obbligato il nostro Baldini ad uno stop importante perché gli ha impedito di svolgere del lavoro specifico sulla velocità. Nonostante questi intoppi, il 34enne fuoriclasse italiano a realizzato un piccolo miracolo, come lui stesso ha definito la sua performance londinese.

Insomma, molti segnali lasciano ben sperare che Baldini possa bissare il titolo conquistato a Budapest, nel ’98.

Commenti