Balleari (Pdl) «Tutta colpa della Vincenzi se i genovesi pagheranno per l’Acquasola»

di Stefano Balleari*

Caro Massimiliano Lussana, condivido in pieno l’articolo di ieri sul Giornale e il suo commento dedicato al caso Acqua-sòla.
Come al solito, la Sindaco Vincenzi cerca di scaricare le colpe di qualunque cosa accada in questa Città, sul Governo; è ciò che è accaduto nuovamente ieri sul «caso Acquasola», per cui afferma che il Governo ha negato (giustamente dico io!) i fondi per il risarcimento alla Società concessionaria (da ben 25 anni!) nel caso «il Consiglio decidesse di revocare la concessione». Ciò che stupisce, innanzitutto è il voler lasciare la decisione al Consiglio Comunale, come se Lei, campionessa di democrazia, fosse sempre disponibile al confronto tra maggioranza e opposizione; ciò che non dice è che, molto probabilmente, non esistono i numeri per questa revoca, né in Giunta, né tantomeno, in Consiglio. Cosa accadrà nei primi giorni del 2011 per quanto riguarda la revoca della concessione, non è facile a dirsi, e soprattutto non è per niente scontato l'eventuale esito della votazione che dovrebbe tenersi in Consiglio Comunale alla ripresa dei lavori. Durante l'ultima Commissione Consiliare del 16 Dicembre, la Sindaco supportata dall'Avvocatura del Comune e dai pareri forniti al Comune da due importanti Studi Legali Genovesi, ha cercato di indorare alla Sua maggioranza, la pillola «della necessità» della revoca della concessione, al solo scopo di accattivarsi le simpatie di Lega Ambiente, dei Verdi, di uno dei tanti Comitati che, oggigiorno, spuntano come funghi e di chissà chi altro. Ma non è certo una passeggiata... Per cercare di comprendere quello che in realtà accade, bisogna però sapere a cosa andremo incontro, con la Sua proposta di delibera. La Sindaco, fondamentalmente, riconduce la decisione della revoca della concessione a due argomentazioni principali: «No auto in centro e preservare il verde». Sul primo punto mi permetto di ricordare l'assoluta mancanza di regolamentazione dei posti auto a rotazione, che non sono certamente diminuiti nel corso di questi ultimi anni e che comunque, alla luce di una delibera regionale del 2002 che approvava il finanziamento dell'intervento, obbliga il Comune a sopprimere un equivalente numero di posti auto esterni in relazione a quelli che verranno costruiti interrati e a formulare uno specifico piano del parcamento delle zone site intorno all'Acquasola, con un conseguente sensibile miglioramento della circolazione e dell'impatto visivo e della vivibilità dell'intera zona. Per altro, in relazione alle auto in centro, non si capisce perché, si facciano delle preferenze, Autosilos di Piazza Dante, si, Parcheggio dell'Acquasola, no, sinceramente incomprensibile! Per quanto riguarda invece la questione «verde», l'intervento è proteso a salvare i lecci, e opera l'abbattimento dei platani malati, consentendo un risanamento del tessuto arboreo, delle aiuole, la ricostruzione del laghetto centrale e l'inserimento di nuove essenze, con un risultato di sicuro miglioramento della vivibilità del parco che, da anni abbandonato, non è certamente attrattivo per i Residenti. Ma, tralasciando queste argomentazioni, che è opportuno conoscere, ma sulla cui bontà ognuno è libero di pensarla come vuole, è indispensabile fare i conti con il danno economico cui si andrebbe incontro e che, oggi più che mai, sono argomentazioni di capitale importanza. La scelta della revoca della concessione determina in automatico il mancato mantenimento gratuito per 3 anni del parco stesso; espone l'amministrazione a rimborsare alla società concessionaria un importo compreso tra i 4 e i 7 milioni di euro, come è stato riferito durante la recente Commissione Consiliare, perde l'utilizzo dei posti auto interrati a rotazione e i relativi canoni concessori e, soprattutto espone il Comune e/o i Suoi Amministratori ad azioni risarcitorie da parte di maestranze che perdono un lavoro ormai acquisito...

per non parlare della mancanza di appetibilità del mercato genovese da parte di investitori «foresti» che non salutano certamente di buon occhio la revoca di una regolare concessione e che, pertanto, mettono in dubbio l'incertezza del diritto che qui regna sovrana! Concludo, con un augurio per il 2011... ne vedremo delle belle!
*Consigliere comunale Pdl

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