da Milano
Cè un cow-boy che salta sulle spalle di ignari passanti per cavalcarli come nei rodei; una vecchietta che fa acrobazie sullo skate-board preso in prestito da un ragazzino che la guarda attonito; una donna conciata in modo provocante che cerca di fare litigare le coppie per la strada; un uomo travestito da diavolo che getta fanghiglia sulle vetrine di via Montenapoleone e cosparge di cacca i pulsanti dei semafori pedonali. Non sono pazzi: vogliono solo dimostrare di avere «palle d'acciaio», o meglio Balls of Steel, il nuovo programma di Raidue - in onda da mercoledì alle 23.50 - condotto da Marco Mazzocchi e Maddalena Corvaglia. Vince chi è più bravo a infastidire il prossimo: le vittime possono essere vip o innocenti passanti. Il diavolo, il cowboy e gli altri concorrenti (tutti professionisti dello spettacolo, come lex Iena Gip) mostreranno i filmati stile candid camera delle stramberie che hanno combinato.
Il pubblico assegnerà un trofeo al più coraggioso. «Un po di Balls of Steel ci sono volute per mandare in onda un programma come questo», scherza il direttore di Raidue Antonio Marano. «Ma sono fiducioso. Ha spopolato in tutto il mondo». «I concorrenti sono come gli avatar di Second Life, degli alter ego che provocano e fanno dispetti», spiega il produttore Claudio Cavalli, che ha portato il format in Italia. «Guardando i filmati ridiamo come se i dispetti li combinassimo noi. Ma le conseguenze le subiscono loro». Conseguenze che non si devono sottovalutare: alcuni dei concorrenti rimediano insulti (e pare anche diffide e querele), altri vengono presi addirittura a cazzotti dagli importunati. In studio, Mazzocchi introdurrà i concorrenti, intervisterà qualche loro vittima e ospiterà personaggi bizzarri (nella prima puntata ci sarà un ammaestratore di gazze ladre).
«Ma ho girato anche delle candid-camera», anticipa ancora il conduttore: «Ho finto di essere uno di quei vip che vogliono passare avanti nelle file, danno per scontato che nei ristoranti non pagheranno il conto e che sui taxi viaggeranno gratis. Le reazioni sono state abbastanza dure».
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