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Una bambina di due anni muore prima della risonanza magnetica

Una bambina di due anni è morta ieri mattina sotto gli occhi dei genitori all’ospedale di Castelfranco Veneto (Treviso): il personale sanitario le aveva appena somministrato un sedativo prima di sottoporla ad alcuni esami. La piccola, nata con gravi malformazioni scheletriche e facciali, doveva essere sottoposta a una risonanza cerebrale e del rachide e a una Tac del torace, su richiesta di un altro ospedale per verificare le conseguenze delle malformazioni congenite su altri organi. Gli esami, però, richiedono al paziente di rimanere immobile e così i medici hanno somministrato alla piccola una dose di gas ipnotico, per poi iniettare in vena un sedativo. Subito dopo l’iniezione, secondo quanto riferito dai vertici sanitari, la bambina avrebbe iniziato a respirare in modo irregolare: a nulla sono valsi i tentativi degli anestesisti, compiuti sotto gli occhi dei genitori, che erano presenti in ambulatorio. I genitori della bambina hanno presentato un esposto-denuncia e sul corpo della piccola sarà eseguita un’autopsia, richiesta anche dall’ospedale: perciò la famiglia ha nominato un medico di parte. «La famiglia è determinata a cercare di stabilire la verità» ha spiegato l’avvocato Fabio Pavone, legale dei genitori, che vivono a Vedelago, nel Trevigiano e gestiscono un ristorante.

«I genitori non si capacitano come sia stato possibile che da un semplice esame si sia arrivati a perdere la piccola».

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