Bambini e metalmeccanici in strada, città bloccata

Bambini e metalmeccanici in strada, città bloccata

Ci si sono messi anche i bambini, ieri mattina, oltre ai metalmeccanici della Fiom di Ansaldo Energia e delle Riparazioni navali, a occupare spazi stradali e creare problemi al traffico. Per motivi diversi, ovviamente. Ma le conseguenze sono state analoghe: centro bloccato, circolazione deviata, improperi lanciati genericamente al mondo intero da parte dei cittadini ignari delle ragioni dell’ennesimo caos. «Bastava leggere i giornali che annunciavano le manifestazioni» hanno eccepito alcuni. Resta il fatto che, fra le 9 e mezza e le 12 e mezza, anche chi avesse letto i giornali non avrebbe potuto transitare nell’ultimo tratto di via Venti Settembre, prima di De Ferrari, che è stato invaso dai giovanissimi, 8-12 anni, per l’iniziativa «Facciamoci strada». L’idea, non brillantissima secondo alcuni, geniale secondo altri, è scaturita dall’associazione «Emilyguria» e raccolta immediatamente dal Comune di Genova, allo scopo di concedere per qualche ora ai bambini uno spazio per giocare, ascoltare favole, discutere con gli adulti dei massimi sistemi, disegnare sull’asfalto con i gessetti colorati e fare merenda. Fantastico. Come se non ci fosse altro spazio in città, meno problematico. «Una iniziativa delirante, a causa della quale la città è stata fortemente penalizzata», a giudizio del consigliere comunale Gianni Bernabò Brea (La Destra). Il quale ha scritto un’interpellanza urgente al sindaco per conoscere quanto sia costato l’impiego di un gran numero di agenti di polizia municipale, quali sovvenzioni abbia ottenuto allo scopo Emilyguria e, infine, «quali erano le condizioni di salute dell’assessore alla Città sicura» quando ha dichiarato, fra l’altro, che l’iniziativa in argomento «è di grande interesse».
Ma in strada c’erano anche i metalmeccanici della Fiom... Altre interruzioni, altro caos. «Esistono - commenta il segretario generale della Uilm Genova, Antonio Apa, nel bocciare la manifestazione - i nostalgici della lotta di classe che non hanno ancora capito che un ciclo è finito.

I lavoratori che hanno aderito allo sciopero devono sapere che oggi abbiamo firmato un buon contratto anche per loro. Se la Fiom riuscisse a sottoscriverne uno migliore, saremo pronti a firmare subito quel testo». Noi, pronti a scommettere che non accadrà.

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