Un bambino prodigio colora Karzai

Lavora in una stanzetta defilata, come una Cenerentola, dentro il palazzo presidenziale. Taglia e cuce tutto il giorno, con una vecchia macchina da cucire Singer a pedali, inventa e accende i colori di decine e decine di abiti ma tutti destinati a un solo cliente, il presidente dell’Afghanistan Karzai, l’uomo che Tom Ford ha incoronato come il più elegante del pianeta. Mohammed Mohsen ha soltanto 23 anni e il mondo non l’ha mai visto. Era poco più di un bambino quando i talebani hanno preso il potere, la guerra che ha rovesciato il regime è stata la sua fortuna. Non che le sue abitudini siano cambiate di molto. L’ago d’oro di Kabul, il Valentino personale di Karzai, continua a vivere alla periferia di Kabul con i genitori, il padre, che è l’architetto che ha arredato la sede del governo, e le sue nove sorelle, ogni mattina pedala sulla sua bicicletta fino al laboratorio e guadagna non più di 50 euro mensili, indipendentemente da quanti abiti riesce a produrre.

Mohammed è stato scoperto dal presidente in persona, che lo ha voluto a palazzo prelevandolo direttamente da un piccolo laboratorio artigianale che gestiva un amico del ragazzo. Mohammed ha preso le misure di Karzai una volta sola, la prima: «È un grande - dice - in tutti questi anni non è mai cambiato nemmeno di un millimetro».

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