Banca per la casa si rivolge ai lavoratori atipici

Con la linea «Progetto Lavoro» nascono quattro proposte di mutuo senza costi aggiuntivi. Previsto il tasso fisso, variabile, libero e misto

Nunzia Pagani

Comprare la prima casa anche senza avere un impiego continuativo e senza alcun un aggravio rispetto ai «pacchetti» pensati per i lavoratori dipendenti: un’esigenza che, complice il continuo rincaro subito dal mercato immobiliare, sta diventando sempre più frequente anche in Italia e a cui Banca per la casa ha deciso di rispondere con una proposta concreta: «Progetto Lavoro».
Questo, infatti, il nome della nuova linea di prodotti che Banca per la casa, l’istituto specializzato nei mutui residenziali del gruppo Unicredit, ha studiato per i lavoratori atipici che, pur svolgendo un’attività per natura giuridica non continuativa, decidono di acquistare la prima casa. In pratica per ottenere il mutuo è sufficiente avere un contratto a tempo determinato, un contratto co.co.pro, un contratto stagionale (con continuità lavorativa di almeno 24 mesi) anche presso più datori di lavoro e un minimo di 180 giorni di lavoro all’anno.
Il mutuo finanzia fino al 90% del valore dell’immobile per l’acquisto della prima casa: da un minimo di 50mila a un massimo di 200mila euro. Il principale vantaggio della linea «Progetto Lavoro» è il tasso che non ha nessuna maggiorazione di spread rispetto all’offerta proposta al lavoratore dipendente. Se si sottoscrive il mutuo con un contestatario che ha un lavoro normale, il mutuatario con contratto atipico gode infatti delle normali condizioni di tasso e spese. In caso di sottroscrizione senza contestatari, il lavoratore atipico manterrà, invece, le normali condizioni di tasso sostenendo però una spesa accessoria che sarà pagata una tantum all’accensione del mutuo e il cui costo varia a seconda dell’importo di finanziamento richiesto rispetto al valore dell’immobile. La linea «Progetto Lavoro», distribuita dalle stesse filiali di Banca per la casa e da quelle di Unicredit Banca, è articolata in quattro proposte: mutuo variabile, fisso, libero e misto.
In tutti e quattro i casi Banca per la casa si è impegnata a concedere il mutuo fino a una durata massima di 30 anno ma entriamo nel dettaglio delle singole offerte. A partire da «Mutuo progetto lavoro variabile», la soluzione a tasso variabile ideale per tutti i clienti che intendono legare il proprio mutuo all’andamento del mercato finanziario.
«Mutuo progetto lavoro fisso» è invece una soluzione a tasso fisso che permette di conoscere da subito l’esatto ammontare delle rate. Cui si aggiungono «Mutuo progetto lavoro libero», la proposta a tasso variabile che consente di gestire e pianificare la restituzione del capitale, e «Mutuo progetto lavoro misto» che offre al mutuatario l’opportunità di scegliere tra tasso fisso e variabile all’inizio dell’erogazione del finanziamento e di modificare tale scelta ogni due anni nel corso della vita del mutuo. Un ventaglio completo a cui si aggiunge per il cliente il vantaggio di affidarsi a un colosso come Unicredit, l’unico in Italia finora in grado di dare vita a un gruppo realmente europeo grazie alle nozze con la tedesca Hvb e in particolare a Banca per la casa (10 milioni l’utile netto a fine marzo per una crescita del 52,5% a fronte di 11.400 nuovi clienti).

Banca per la casa conta attualmente su una struttura di 370 dipendenti e serve l’intero territorio nazionale anche grazie a una rete di 100 promotori fìnanziari, 15 agenzie specializzate, quattro SpazioMutui e 86 partner distributivi.

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