«Banca Profilo cerca il raddoppio: nel 2006 shopping e mezzi freschi»

Il presidente Capotosti: «In vista un aumento di capitale». Il fondo Spinnaker investe sull’ambiente

Massimo Restelli

da Milano

Raddoppiare il patrimonio portandolo a ridosso dei 200 milioni: è l’obiettivo di Banca Profilo che il prossimo anno potrebbe affrontare un aumento di capitale così da vedere favorito il proprio salto dimensionale. A dettare la tabella di marcia è il presidente Sandro Capotosti assicurando che il gruppo creditizio si è lasciato alle spalle settembre mantenendo il «ritmo» del primo semestre quando il risultato lordo di gestione era quintuplicato a 11,9 milioni (7,1 milioni l’utile). Rimesse nel cassetto le mire su Meliorbanca, traghettata da Bankitalia verso Arca, Capotosti sta ora valutando «un paio di dossier nel private banking». Business che alimenta i conti del gruppo insieme all’attività di capital market e a quella di banca d’investimento affidata al vicepresidente Arnaldo Grimaldi. Un campo dove Profilo opera in gran parte attraverso Spinnaker, il fondo di private equity che una volta accompagnata Eurofly in Borsa (Consob permettendo, lo sbarco è atteso a Sant’Ambrogio) e rilanciata Giacomelli, potrebbe guardare al mondo dell’energia alternativa.
La partita Meliorbanca è sfumata, come si muoverà Banca Profilo?
«La crescita per linee esterne resta un punto centrale, qualche possibilità sul mercato c’è. In questo momento abbiamo sul tavolo due dossier per rafforzarci nel private banking, eventualmente anche attraverso alleanze. L’anno prossimo invece ci sarà il salto dimensionale: Profilo pianificherà un aumento di capitale che ne farà lievitare il patrimonio tra 180 e 200 milioni, sostanzialmente il doppio di oggi. Quanto raccolto servirà per possibili acquisizioni e ad aumentare la capacità d’azione del gruppo».
Un progetto ambizioso, come vanno i conti?
«Il primo semestre si è chiuso benissimo e malgrado agosto abbiamo mantenuto lo stesso ritmo nei nove mesi. Settembre è stato ottimo».
Eppure secondo alcuni analisti i proventi sono in gran parte estranei alla tradizionale attività bancaria?
«Profilo è una buotique finanziaria. Ci sono dei livelli di criticità legati al business ma se guardiamo ai 18 anni di vita della banca emerge che l’evento straordinario fa parte della nostra storia».
E il proposito di creare una Sgr speculativa?
«È un progetto congelato».
Qualche mese fa avete lanciato l’idea di creare un «club» tra le realtà «private» mutuando un’impostazione tipica delle Popolari.
«I contatti proseguono. Mi sono ripromesso di tenere la prima riunione organizzativa entro l’anno. L’obiettivo è arrivare anche a lanciare iniziative di co-branding».
Passiamo al fondo Spinnaker, su Alitalia ci sono mire concrete?
«Guardiamo Alitalia con grande attenzione. Potremmo intervenire con altri istituzionali ma dipenderà dal processo di privatizzazione».
E il progetto del «polo nautico» insieme a Camuzzi?
«Baglietto ha venduto la produzione fino a dicembre 2007 e da poco abbiamo comprato un broker a Montecarlo così da rendere più flessibile la nostra offerta».


Altri settori di interesse?
«Vista la corsa del petrolio stiamo studiando il campo dell’energia alternativa: abbiamo raccolto alcuni dossier per capire il potenziale di crescita di questo settore. Decideremo dalla seconda metà del prossimo anno: l’obiettivo restano le aziende non quotate da rilanciare».

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