RomaCi sono i tagli alla casta e anche il freno alla rivalutazione delle pensioni sopra i 1.400 euro. La riforma Brambilla che liberalizza le aperture dei negozi in aree di interesse turistico, ma anche una stretta su banche, assicurazioni e sugli investimenti finanziari. Il testo del decreto con la correzione dei conti è arrivato ieri al Quirinale con alcune limature e anche delle novità. La stretta più severa è per banche e assicurazioni, con un aumento dellIrap, ma anche per i risparmiatori che scelgono titoli. Il giallo sul taglio agli incentivi alle fonti rinnovabili è proseguito per tutta la giornata di ieri. Fonti di Palazzo Chigi, hanno precisato che i due commi, che avrebbero causato la riduzione del 30% agli incentivi, non fanno parte della manovra. Stralciati, insomma, come hanno continuato a sostenere negli ultimi due giorni i ministri Stefania Prestigiacomo e Paolo Romani.
Al netto delle polemiche sul Lodo Mondadori, la manovra è stata accolta da giudizi cauti. Tutti daccordo sulla necessitò di mettere al sicuro i conti, tutti con idee diverse su come fare ripartire leconomia. Confindustria e sindacati hanno espresso un giudizio cauto, per motivi diversi. Per la presidente degli industriali Emma Marcegaglia «sulla parte della crescita ci aspettavamo qualcosa in più». Positivo il giudizio sulle pensioni e sul pubblico impiego. Opposta la valutazione dei sindacati. La Cisl, al pari della Cgil, si mobiliterà contro le misure che riguardano le pensioni, ha annunciato il segretario generale Raffaele Bonanni. Sia Viale dellAstronomia sia i sindacati si aspettavano di più sui tagli alla politica.
Il testo, che dovrebbe essere pubblicato nella prossima Gazzetta Ufficiale e lobiettivo resta quello di una conversione entro la fine del mese.