Le banche guidano il ribasso

Telecom in lieve rialzo attende il cda

L’impennata del petrolio, la debolezza di Wall Street e l’incertezza dei titoli finanziari mettono in altalena Piazza Affari. Che dopo un avvio stabile e qualche inversione di rotta, ha visto il Mibtel finale scendere sui minimi di seduta (-1,42%), così come lo S&P/Mib (-1,57%). Segno negativo per i principali titoli bancari, penalizzati dall’andamento di settore in Europa e Oltreoceano. Nonostante una mattinata stabile Monte Paschi ha perso l’1,42%, Intesa Sanpaolo il 2,28% euro e Bpm il 2,8%. Sottotono anche Unicredit (-2,32%) e Ubi Banca (-0,54%), mentre il Banco Popolare ha chiuso in controtendenza (+1,1%). Al palo la collegata di quest’ultima, Banca Italease (0,02%). Giornata di acquisti per Edison (+2,96%) in scia all’inaugurazione del nuovo rigassificatore di Rovigo, mentre acquisti hanno premiato anche l’azionista A2A (+3,17%). Si è mossa controcorrente invece Eni (-4,35%) per effetto dello stacco dell’acconto del dividendo 2008. Nel settore è salita invece Saipem (+1,32%) che ha beneficiato della nuova impennata del petrolio a quota 109 dollari al barile. Segno positivo, inoltre, per Telecom Italia (+0,18%) in attesa del cda di giovedì che potrebbe offrire qualche aggiornamento in termini di strategie. Tra gli altri titoli a maggiore capitalizzazione vendite su Pirelli (-2,33%) e Fiat (-2,13%); pesante Stm (-6,41%) una seduta difficile in Europa anche per Nokia (-5,9%).

Deboli pure le altre banche europee con Parigi a meno 2,34%. Meglio ha fatto Londra meno 1,41% grazie al rialzo delle materie con il greggio oltre quota 122 dollari. Anche Francoforte ha fatto registrare un meno 1,32 per cento.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica