Banche Intesa Sanpaolo va al test dell’aumento. La partita Mps

Ultimi ritocchi per l’aumento di capitale da cinque miliardi messo in cantiere da Intesa Sanpaolo per risollevare il Core Tier One oltre la soglia dell’8% anche dopo la stretta di Basilea III. La decisione spetta ai consigli della superbanca, che domani saranno chiamati ad approvare sia la ricapitalizzazione sia il nuovo piano industriale approntato dall’amministratore delegato Corrado Passera. Il consorzio di garanzia sembra comunque stato completato durante il fine settimana, così come sono disposte a fare la propria parte le grandi fondazioni azioniste che si preparano a sborsare complessivamente 1,25 miliardi: sia la Compagnia di San Paolo sia Cariplo dovrebbero riunire i vertici già oggi per un primo esame ufficioso. Il rischio di inoptato tuttavia resta: appare probabile che qualcuno dei piccoli Enti non seguirà l’aumento (alle Fondazioni fa capo complessivamente il 25% di Intesa). Il mercato scommette poi sul disimpegno della Carlo Tassara (2,5%) e del Crédit Agricole, che potrebbe aver già alleggerito la propria quota per soddisfare i vincoli Antitrust. Resta inoltre il dubbio su quale sarà la decisione delle Generali, la cui partecipazione del 4,9% non è più a sopporto di alcun accordo industriale. Molto dipenderà dalla variabile del prezzo, gli analisti si aspettano uno sconto del 30-35%: alcuni investitori potrebbero infatti sottoscrivere l’aumento per mediare i valori di carico. Sembra che le stesse Fondazioni stiano pensando di ritirare almeno parte dell’inpotato, anche tramite una newco, e Cariplo potrebbe arrotondare dal 4,7% attuale al 5% contro il 10% della Compagnia di Sanpaolo. Questa potrebbe inoltre essere la settimana decisiva anche per il Monte dei Paschi. Siena ha più volte negato di voler raccogliere nuove risorse ma la Fondazione Mps, socio di maggioranza con il 56%, potrebbe riunire il vertice già oggi per iniziare a discutere termini e modalità dell’operazione.

Gli analisti scommettono su un’operazione da 2-2,5 miliardi, necessari per mettere in sicurezza il patrimonio di Mps anche dopo il rimborso dei Tremonti Bond. L’Ente non pare però disposto a scendere sotto il 50 per cento. Oggi la parola torna alla Borsa.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica