Economia

Banche L’Agricole non scenderà in Intesa

Il Crédit Agricole non ha intenzione di ridurre la sua partecipazione in Intesa, pari al 5,8% del capitale, sotto il 2% entro il 2009. Lo ha dichiarato in un’intervista al Sole 24 Ore il direttore generale delegato della banca, Frederic De Leusse, in cui viene esposta la posizione dei francesi sulla questione del patto con le Generali, anche per correggere «una serie di informazioni false apparse sui giornali italiani». «Vendere i nostri titoli nelle attuali condizioni di mercato - ha detto - potrebbe esserci rimproverato come un errore di gestione». Anche perchè l’Agricole non ha alcun obbligo nei confronti dell’Antitrust: le «assicurazioni esplicite» date all’Antitrust e riportate dalla stampa, «noi non le abbiamo mai prese». «Gli impegni presi da Intesa - spiega - vincolano soltanto Intesa». Proprio sulla questione della riduzione della quota De Leusse ricorda che «durante l’audizione all’Antitrust del novembre 2006, si afferma con chiarezza che non possiamo pensare di impegnarci nella vendita delle azioni senza tenere conto delle condizioni di mercato».

De Leusse cita una lettera del dicembre 2006 all’Antitrust in cui si dice che l’Agricole «ritiene di non essere in grado di onorare gli impegni presi da Intesa verso le autorità di concorrenza».

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