Le banche svelano i loro tesori

Le banche apriranno i loro tesori al pubblico. Niente caveau, niente cassette di sicurezza spalancate. I tesori che lasceranno accessibili a tutti sabato sono gli stessi palazzi storici che ospitano sedi e filiali degli istituti di credito. Autentici gioielli spesso inaccessibili, che rappresentano un patrimonio artistico da riscoprire. L’Abi, l’associazione delle banche italiane, ha deciso di rilanciare per il 3 ottobre il progetto «Invito a Palazzo», chiedendo ai propri affiliati di rendere accessibili al grande pubblico questi palazzi d’epoca.
Banca Carige e Banco di Chiavari e della Riviera Ligure hanno subito risposto all’invito, predisponendo le visite guidate gratuite all’interno di 4 loro sedi. La Carige aprirà ad esempio la sede centrale di via Cassa di Risparmio a Genova dove sono esposte collezioni di quadri e maioliche oltre alla novità assoluta della raccolta delle incisioni all’acquaforte dell’abate Antonio Giolfi realizzate nel XVIII secolo. Anche l’antica chiesa medievale di piazza Santa Sabina, oggi sede dell’agenzia 8 sarà visitabile, mentre oltre i confini della Liguria Carige aprirà al pubblico la filiale di Chieri, in provincia di Torino, che si trova all’interno dell’imponente Palazzo Tana, ricco di segreti architettonici, storici e religiosi del XV secolo tutti da scoprire.
Il Banco di Chiavari invece mette in mostra il suo gioiello forse più bello. Sabato sarà infatti visitabile a tutti Palazzo Spinola Gambaro, un autentico pezzo d’arte che potrebbe far parte a buon titolo dei «Musei di strada nuova», cioè dell’attuale via Garibaldi.

Costruiti nella seconda metà del ’500, questi palazzi formano uno dei più rappresentativi «salotti» della città e offrono uno spaccato dell’architettura dell’epoca di pregio assoluto.
Per tutte le sedi genovesi l’orario di accesso al pubblico sarà sabato dalle 10 alle 19.

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