Banche Ue in saldo mai così giù dal 2002

da Milano

I mutui subprime hanno sollevato molti timori ma, dal punto di vista dei bilanci, le principali banche Ue non sono mai state così a buon mercato per un investitore da almeno cinque anni. A fotografare la disaffezione degli investitori è questo grafico elaborato dal Giornale su fonte Bloomberg. Evidente il distacco subìto dal comparto rispetto al più generale indice delle blue chip europee: «Il settore bancario sta subendo una forte crisi di sfiducia sulla scia di quanto accaduto nei Paesi anglosassoni», spiega il responsabile ufficio studi di Allianz Bank, Marco Opipari mentre scorre le statistiche fino al 2002, per trovare un momento in cui gli investitori riconoscevano al business bancario multipli tanto scarni. Il parametro di riferimento è il cosiddetto price-earning (in breve p\e) che calcola il rapporto tra il prezzo di Borsa e gli utili dei gruppi anche in un’ottica prospettica. Ebbene, considerando le stime per quest’anno tale valore si attesta a 10,1 (9,4 sul 2008). Un prezzo da saldo visto che «dal ’94 ad oggi il valore mediano è 11,9» prosegue Opipari.

Il mercato teme un forte rallentamento della redditività ma, secondo l’esperto di Allianz bank, ci sono buone opportunità di investimento soprattutto in Italia. A partire da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Ubi e il Banco Popolare.

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