Hanno aspettato che gli impiegati andassero a pranzo per fare irruzione nella sede ormai deserta di un patronato. Si erano organizzati, al meglio delle loto possibilità, per sgraffignare i giocattoli destinati ai loro coetanei che vivono in povertà nelle zone di guerra, solo che sono stati scoperti e così otto bimbi, di età compresa tra i sette e gli undici anni, si son meritati una bella tirata di orecchi da parte dei carabinieri ad Eboli, nel salernitano.
I ragazzini, di cui sette di origine rumena e uno italiano, avevano aspettato che la sede fosse vuota prima di entrare in azione. Solo che, una volta giunti dentro, è entrato in azione l’antifurto e già qualche minuto prima alcuni passanti avevano notato che qualcosa non andava e avevano allertato le forze dell’ordine. Poco prima che suonasse l’allarme, i piccoli s’erano già fatti notare dai passanti del centro cittadino perché avevano rotto uno dei vetri dell’ufficio facendo molto rumore.
Ai militari che sono intervenuti sul posto e s’aspettavano d’avere a sventare uno dei tanti colpi di “professionisti” del settore, s’è svelata la scena della “banda” di ragazzini che
metteva a soqquadro gli uffici alla ricerca dei giochi.Gli otto bambini, redarguiti a dovere, sono stati riaccompagnati a casa, dalle loro famiglie. Nessuno di loro sarà denunciato, ovviamente, a causa della giovanissima età.
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