da Milano
Il governo tedesco tenta di favorire lex-monopolista Deutsche Telekom ma lUe dice no. La lettera della commissione europea era ampiamente attesa dato che la posizione del commissario europeo per la società dellinformazione e media Viviane Reding era noto da tempo. Ciononostante venerdì scorso il governo tedesco ha dato via libera a una legge che di fatto restringe, per un certo periodo di tempo, laccesso ai concorrenti al nuovo network di Dt a banda larghissima, la cosiddetta Vdsl o Vhdsl, una tecnologia per la trasmissione dati con una velocità che può raggiungere fino a 50 megabit al secondo su un semplice doppino di rame.
Ora Berlino ha solo 15 giorni di tempo per rispondere. Se le spiegazioni non saranno convincenti Bruxelles deferirà la Germania alla corte di giustizia europea. Le modifiche legislative avrebbero l'effetto di sottrarre alla concorrenza la rete per l'accesso veloce a Internet di Dt proprio come aveva chiesto l'operatore storico tedesco che è ancora al 30% di proprietà pubblica. Secondo la commissione europea la legge tedesca «indebolisce la posizione dei concorrenti di Dt e rende più difficile ai nuovi entranti laccesso ai mercati tedeschi».
Per contro secondo il ministro delleconomia tedesco Michael Glos il provvedimento «serve a rafforzare la fiducia dei consumatori portando sostegno allo sviluppo di servizi innovativi e rappresenta unequa ricompensa agli investimenti». Latteggiamento non sorprende. Deutsche Telekom infatti dovrà investire nello sviluppo della nuova rete Vdsl oltre 3 miliardi di euro. E come altri ex-monopolisti anche Dt è in crisi dopo aver perso molti clienti nella telefonia fissa e aver subito una drastica riduzione delle tariffe. Lazienda aveva dunque minacciato il governo di congelare gli investimenti se per un periodo di tempo non fosse rimasta chiusa ai concorrenti. Dt conta di collegare con il Vdsl, che permette di vedere via Internet la tv ad alta definizione, circa 50 città entro il 2007. Secondo alcuni analisti limpatto del nuovo network sul numero di clienti sarebbe però in una prima fase limitato. Forse anche per questo la lettera dellUe non ha spaventato gli investitori: ieri, dopo il 2,4% di venerdi, Dt ha continuato la sua corsa chiudendo a più 1,5%. Per lUe il caso tedesco «è il peggior segnale che si possa dare per gli investimenti».
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