Si affrontano quasi ogni notte, a volte con i coltelli, più spesso con i cocci delle bottiglie di birra che si scolano in quantità indistriali per darsi la carica. Non importa se per strada cè gente, la loro filosofia di vita è quella dello scontro. E così, nel giro di qualche anno, hanno ridotto Sampierdarena e il Campasso in terra di conquista, con spregio totale per le leggi e le regole di convivenza pacifica: sono le bande di sudamericani, ecuadoriani soprattutto, che stanno terrorizzando intere strade cittadine, facendo base alla Fiumara. Giovedì sera, a Sestri sono stati gli albanesi a scatenare la guerriglia con un gruppo di italiani, in piazza baracca si sono affrontati a calci e pugni per vecchi rancori. Dicono che ci sia di mezzo una donna. La polizia è arrivata in tempo e li ha denunciati tutti per rissa. Di solito però sono la bande di «latinos» a preoccupare le forze dellordine. E i genovesi che devono convivere con questo tipo di immigrati non ne possono più: il primo agosto, in via Mansueto, a Certosa, alle 4 del mattino sei ecuadoriani insieme a un italiano sono stati segnalati per disturbo alla quiete pubblica. Li hanno trovati in un appartamento con le finestre aperte e la musica a tutto volume, avevano bevuto, gridavano, uno ha tentato anche di fronteggiare gli agenti ed è stato denunciato per resistenza.
Due giorni dopo in via Pré una donna ecuadoriana è stata denunciata perché aveva subaffittato a clandestini il suo appartamento. Il 7 agosto un suo connazionale di 31 anni è stato arrestato in piazza Fontane Marose per minacce e resistenza dopo che aveva malmenato tre poliziotti che lo avevano sorpreso a fare pipì a due passi da Palazzo Tursi. Una volta in Questura aveva preso a pugni un altro agente.
Alla vigilia di Ferragosto verso le nove di sera era dovuto intervenire anche il reparto mobile in piazza Settembrini a Sestri per sedare una rissa: seguendo le tracce dei cocci di bottiglia usati come armi gli agenti sono arrivati in via Carlo Rolando, dove lo scontro era ancora nel vivo. Allarrivo delle divise i gruppi si sono dispersi nelle vie limitrofe e sono arrivati fino in via Fillak. Ma i poliziotti sono arrivati a identificarne oltre una trentina. La violenza che contraddistingue i gruppi più giovani, organizzati in gang rivali, sta crescendo e tra le bande oltre ai «Latin kings» ci sarebbero i «Los Diamantes», relativamente nuovi e dunque a caccia di territori da controllare.
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