Bandiere, musica e balli accolgono la Samp a Tripoli

Oggi la partita davanti ai 60mila dello stadio «11 giugno»

Bandiere, musica e balli accolgono la Samp a Tripoli

da Tripoli

«Questo è il calcio e l’entusiasmo che lo sport può trasmettere. In Italia abbiamo toccato il fondo, ora possiamo solo risalire». Sono le prime parole del presidente della Sampdoria Riccardo Garrone appena sbarcato dal volo privato che ha portato la Sampdoria e una delegazione della Erg a Tripoli.
Accoglienza incredibile per i giocatori blucerchiati, sfrenato entusiasmo con centinaia di tifosi con maglie e sciarpe della Samp e gigantografie di Saadi Gheddafi con la maglia blucerchiata, mister Novellino e della gradinata Sud. Il presidente Garrone lo aveva detto alla vigilia: in Libia il calcio italiano è amato e seguito. Anche gli scettici si sono dovuti ricredere. La Sampdoria scortata per le vie di Tripoli come fosse una delegazione di capi di stato di chissà quale stato con la banda che ha accolto nella hall dell’hotel squadra e stampa italiana. Tra l’incredulo e l’emozionato i giocatori blucerchiati. Galvanizzato Walter Novellino che si fa coinvolgere e salta e balla insieme a suoi fans libici. Sbigottiti tutti per il tanto affetto, «nel segno della pace e della testimonianza dello sport anche come veicolo diplomatico» aveva detto Riccardo Garrone prima di imbarcarsi per questo viaggio al Cristoforo Colombo (momento in cui non aveva perso occasione per lanciare un nuovo attacco al presidente della Lega Matarrese per le deroghe chieste dagli altri club). Quindi il ricevimento all’ambasciata italiana a Tripoli dove l’ambasciatore Francesco Paolo Trupiano e la sua signora hanno organizzato un cocktail in grande stile in onore della Sampdoria.
Mentre il sole tramonta ed il muezzin chiama alla preghiera i fedeli musulmani, le bandiere dei tifosi sampdoriani in Libia oscurano a tratti le gigantografie del colonnello Gheddafi sparse in ogni strada della capitale. «Sono onorato dalla visita di questa squadra in un momento in cui il calcio italiano, in questo Paese, è seguitissimo - racconta l’ambasciatore Trupiano -. Sono situazioni che possono aiutare ancora a rinsaldare i rapporti tra Italia e Libia. Tra questi due Paesi c’è un netto miglioramento anche negli affari economici e la Erg ne è testimonianza», conclude l’ambasciatore indossando simpaticamente la maglia dedicata con il numero 9 che gli ha regalato il presidente Garrone.
Oggi si volta pagina e si entra nell’ambito sportivo, sessantamila tifosi all’«11 Giugno», lo stadio della capitale, accoglieranno la Sampdoria e la Nazionale libica. Un’attesa spasmodica che Walter Novellino vuole onorare alla grande. Lasciati a casa Olivera, operato per una ciste, e Flachi, il numero 10, che a causa di una contrattura alla coscia destra rischia di dover saltare la gara di Parma, il mister doriano schiererà Berti tra i pali, Zenoni, Bastrini, Sala e Pieri sulla linea difensiva.

A centrocampo Parola e Da Mota a impostare con l’esordio di Ziegler sulla sinistra e Maggio a destra. Bazzani e Quagliarella di punta. Ieri la Samp è stata multata, come l’Ascoli, di mille euro per ritardo ingiustificato del calcio di inizio.

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