Banfi: «Sono amico anche di Alemanno»

Non sarà un ribaltone, ma almeno una presa di distanza sì. Lino Banfi, arruolato suo malgrado nell’Esercito veltroniano dopo aver presenziato con il sindaco alla «festa dei nonni» di Ciampino, ieri dopo aver letto i quotidiani ha voluto precisare la sua posizione politica. Senza divincolarsi del tutto dall’abbraccio di Veltroni, ma stringendosi anche al suo avversario. «Alla riunione dei nonni al Palacavicchi - spiega l’attore pugliese - ho manifestato la mia stima per Veltroni, che conosco bene da tanti anni. Io non ho mai nascosto di essere di centrodestra, ma nonno Libero era sindacalista e leggeva l’Unità. Ma per onestà, visto lo spazio che i giornali hanno dato alla vicenda, voglio che si sappia che conosco bene e stimo molto anche Gianni Alemanno, al quale sono legato non solo perché è pugliese, ma soprattutto perché da ministro ha dimostrato grande attenzione ai problemi dell’infanzia e del sociale». «Tanto è vero - prosegue Banfi - che insieme a lui lo scorso Natale abbiamo fatto una bellissima iniziativa rivolta ai ragazzi, unendo educazione alimentare e solidarietà. Insomma, a parte il fatto che il voto è segreto, devo dire che dover scegliere tra Veltroni e Alemanno per me è davvero una bella storiaccia.

Mi viene da dire due cose: la prima è che quasi quasi chiedo di trasferire la residenza a Ravello, così non mi arrovello. La seconda è che, comunque vada, il prossimo sindaco di Roma sarà un amico e cosa decisamente più importante un bravo sindaco».

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