Bankitalia, Bertinotti si autoinvita

Il presidente della Camera presente alle considerazioni. Il testo di Draghi subito disponibile anche in inglese

da Roma

«Le tradizioni sono fatte per rinnovarsi». Così, ad ascoltare di persona il governatore Mario Draghi alle sue prime considerazioni finali fra gli ori e i damaschi di palazzo Koch, ci sarà anche il presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Finora, per tradizione, la politica s’era astenuta dal presentersi di persona nella «sala delle considerazioni», affollata dal gotha finanziario e imprenditoriale italiano. Neppure i ministri del Tesoro (oggi dell’Economia) sono mai entrati nel salone ad ascoltare, l’ultimo giorno di maggio, le parole del governatore della Banca d’Italia. «Le tradizioni vanno rinnovate - conferma però Bertinotti -, dunque io ci sarò». All’assemblea potrebbe esser presente anche Carlo Azeglio Ciampi, senatore a vita ma anche governatore onorario della banca. Ancora incerta, alla vigilia, la partecipazione di Antonio Fazio: sarà lui a decidere, dicono in via Nazionale.
L’assenza dei politici dall’assemblea di via Nazionale significava, nella tradizione, la netta separazione fra la Banca e il Palazzo. La realtà, come recenti vicende bancarie hanno dimostrato, è un po’ diversa. Nerio Nesi, che conosce Bertinotti come le sue tasche, ha una sua interpratazione: «È una decisione che non mi meraviglia, so come è fatto, e so che quel che fa si basa su alcune logiche di presenzialismo che si accentuano o si attenuano a seconda del grado che ricopre. Io - aggiunge Nesi - mi sarei ben guardato dal rompere questa tradizione». Il presenzialismo bertinottiano piace invece al leghista Roberto Maroni: «Bankitalia sarà anche autonoma - dice - ma deve soggiacere alle leggi del Parlamento». «Anche le tradizioni - commenta Gianfranco Fini - a un certo punto finiscono». Altri politici, come Bruno Tabacci, hanno ricevuto l’invito e saranno presenti a palazzo Koch: «È la prima volta che m’invitano da cinque anni», ricorda il parlamentare Udc.
Per un governatore tanto pragmatico da presentarsi ieri, alla vigilia delle considerazioni, nello studio del ministro dell’Economia Padoa Schioppa in via XX Settembre, forse una ventata di novità e svecchiamento può comunque far bene. Alla fine, potrebbe essere lo stesso Draghi il più contento per la mossa sdrammatizzante dell’ex sub-comandante Fausto.
Una seconda novità, dopo quella «politica», sarà la pubblicazione istantanea - alle 10,30 di stamattina, non appena Draghi incomincerà a parlare - sul sito Internet della banca del testo delle considerazioni in inglese (dovrebbero essere presentate come Conclusive remarks). Inoltre, le appendici statistiche non saranno più distribuite fisicamente, racchiuse nei libroni dalla copertina azzurra, ma saranno disponibili sempre sul sito Internet di Bankitalia.
Da Draghi non ci si attendono annunci clamorosi su rinnovi al vertice della banca.

Il direttore generale Vincenzo Desario è comunque in uscita, e si parla diffusamente dell’arrivo a Roma di Fabrizio Saccomanni, attuale vicepresidente della Bers. L’avvicendamento alla direzione generale dovrebbe aver luogo durante l’estate.

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