da Milano
Via libera di Bankitalia a Sanpaolo-Intesa sulla cui strada rimane ora solamente lAntitrust come ostacolo «istituzionale». Depositato ieri il progetto di fusione, il primo dicembre la Superbanca passerà infatti al vaglio dei soci in due assemblee parallele (il giorno precedente cè la prima convocazione). A dettare la tempistica è stato lad del Sanpaolo, Alfonso Iozzo, confermando limpegno nel neogruppo del direttore generale Pietro Modiano. Nessun problema neanche sul fronte delle controllate serbe ma intanto il Santander, che già aveva votato contro la fusione con Ca de Sass, ha fatto sapere di considerare aperte tutte le opzioni sulla propria partecipazione nella banca torinese.
Toni bellicosi che hanno temporaneamente infiammato la Borsa dove il Sanpaolo è giunto a guadagnare il 3,54% per poi chiudere in calo dello 0,02% quando Madrid ha escluso esplicitamente una scalata ostile.
«Pensiamo che il contributo del Sanpaolo alloperazione sia maggiore di quanto riconosciuto dallattuale offerta», ha ribadito il direttore finanziario del Santander, José Antonio Alvarez, dando limpressione di spingere in primo luogo per una revisione del concambio. Il Santander ha affidato la strategia da tenere in vista dellassemblea ai consulenti di Deutsche Bank. Il 10 novembre Sanpaolo approverà la trimestrale, mentre per il 14 cè quello di Intesa.
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