da Roma
Unipol contesta a Bankitalia che nel valutare l'opa su Bnl «venga dato rilievo a indagini penali appena avviate e financo a una mera iscrizione nel registro delle notizie di reato» della compagnia. Lo scrive il gruppo bolognese nelle controdeduzioni consegnate a via Nazionale il 20 gennaio scorso dopo la prima bocciatura. Bankitalia, lamenta inoltre Unipol, si è attenuta esclusivamente a valutazioni statiche e puntuali senza tener conto anche del potenziale sviluppo del conglomerato finanziario che si formerebbe. Nelle 25 cartelle firmate dal neopresidente Pierluigi Stefanini, la compagnia sottolinea infatti come i requisiti di sana e prudente gestione non debbano «trascurare la valutazione sostanziale e prospettica dell'operazione». L'esame delle controdeduzioni, secondo quanto si apprende, è entrato negli uffici dei servizi di Vigilanza solo in questi ultimi giorni, dopo la consegna del documento. Unipol si è riservata la possibilità di integrare con nuovi elementi il dossier entro dieci giorni dalla consegna. È presumibile quindi che la decisione definitiva sull'offerta arriverà nei primi giorni di febbraio. Solo allora si potrà mettere la parola fine all'operazione, in stand by da oltre sei mesi.
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