RomaMentre la formica Monti taglia un consulente al giorno, la cicala Bankitalia ne assume due ogni tre giorni. Sono le due velocità diverse dellItalia che cerca di combattere la crisi: cè chi ha ingranato con fatica la retromarcia e chi continua a procedere al passo di prima. Come se nulla fosse.
Dal 1° gennaio al 23 febbraio sono 38 i nuovi incarichi affidati da via Nazionale. Al netto di giorni festivi e fine settimana, praticamente una ogni giorno lavorativo. Un drappello di esperti che porta a 207 il numero dei consulenti al servizio del governatore Ignazio Visco, il cui elenco è consultabile sul sito della Banca dItalia alla voce trasparenza. Un esercito - va detto - arruolato per buona parte nel corso dei governatorati precedenti. E questo dopo che Monti, sciorinando i numeri relativi ai primi cento giorni del suo esecutivo, ha annunciato di avere rinunciato a 99 contratti di consulenza di Palazzo Chigi, con un risparmio per 750mila euro per la collettività. Spiccioli, certo, rispetto alla posta in gioco. Ma qui si tratta di dare un segnale e anche un po lesempio.
Da via Nazionale invece nessun messaggio. Prego richiamare. Nellesercito dei nuovi collaboratori cè di tutto: in qualche caso si tratta di Co.co.co., nella gran parte di prestazioni occasionali dalla durata variabile. Quanto al contenuto della prestazione, stando allo stringato lessico dellelenco, si va dallattività medica alla consulenza tecnica, dallattività di studio e ricerca allattività di comunicazione. Il paperone dei nuovi esperti al soldo di Palazzo Koch è tale John Olcay, supermanager di una società di investimento controllata dai francesi di Bnp Paribas, la Fischer Francis Trees&Watts. Il signor Olcay viene assunto come Co.co.co., sigla questa che rimanda a una letteratura di precari e «sfigati» (per usare il gergo del viceministro Michel Martone) da call center. Bene, dimenticate tutto: Olcay per nove mesi di servigi contabili alla Banca dItalia (dal °1 gennaio al 30 settembre 2012) riceverà in totale 176.100 euro, poco meno di 20mila euro lordi al mese. In questo caso Co.co.co. deve essere lacronimo di «Come Costa la Consulenza».
Altri sorrisi a trentadue denti sono quelli poliglotti di John Christopher G. Smith (81.974,31 euro), Roger Thomas Meservey (76.002,16), Christine Stone (66.028,44), Daniel Harry Dichter (63.335,14), Christine Rhein (62.533,25), Alice Mary Agnes Chambers (61.724,55) e Jennifer Ann Parkinson (52.618,43), tutti assunti come traduttori di evidentemente preziosissimi documenti economici. Economici si fa per dire, naturalmente.
E che dire di Adriano Risito? Costui, ingegnere in Arezzo, per il 2012 ha svoltato: 100mila euro lordi da Bankitalia per una consulenza tecnica. E Risito non è nuovo a consulenze di questo genere, essendo stato a busta paga di Bankitalia per precedenti lavori negli anni scorsi.
Cè poi il capitolo delle prestazioni mediche. Per Palazzo Koch lavora una schiera di dottori; cè da essere preoccupati per lo stato di salute dei dipendenti della madre di tutte le banche. Si va dai 10.400 euro ciascuno per Salvatore Mandica e Paolo Sorani, ai 17.727,50 per Ofelia De Felice, Rita Monterubbianesi, Donato Sebastiano e Mario Vieri ai 18.490,50 erogati a Paolo Bambini, Giorgio Crucitti, Elisa Marocchi, Irene Massari fino ai 23.426,67 stanziati per gli evidentemente più bravi, più oberati o semplicemente più fortunati, Farshad Forghani, Monica Pugnotti e Barbara Ragonesi. In qualche caso la natura dellincarico non è specificata.
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