Bar e locali: arriva la patente a punti

Bar e locali: arriva la patente a punti

Si firmano «le mamme e le nonne del parco delle Basiliche», hanno scritto una lettera aperta al sindaco e ai consiglieri perchè sgomberino l'ex scuola comunale di via Santa Croce, occupata dal centro sociale Zam dal maggio scorso. La goccia che ha fatto traboccare il vaso? «É intollerabile - denunciano - che vicino a un asilo nido e di fronte al parco delle Basiliche sia comparso un nuovo murales che inneggia alla violenza degli anni di Piombo», un uomo incappucciato che fa il segno di sparare. É l'ultima «creazione» dei no global, che «con il silenzio-assenso di Pisapia e della giunta» hanno già trasformato l'ex scuola in una discoteca e ristorante abusivo. Allegano alla lettera il menù dell'osteria a prezzi popolari. Mamme e nonne sono preoccupate perchè gli stessi giovani che frequentano lo Zam starebbero «organizzando una festa per occupare anche i giardini», dove loro portano ogni giorno i bimbi. «Dove andremo? Il Comune tace e approva?» domandano. «Ironia per ironia», rivelano, una mamma di notte ha dipinto un naso rosso sul volto di Carlo Giuliani, il povero ragazzo morto durante gli scontri del G8 a Genova, dipinto anche lui su un murales dello Zam. Carlo Fidanza, deputato Ue, si augura che «il Comune ascolti almeno le nonne, visto che non ha mai dato retta all'opposizione». Il consigliere Riccardo De Corato depositerà lunedì un'interrogazione in aula: «Il vicesindaco De Cesaris aveva promesso che la scuola sarebbe stata sgomberata entro 24 ore invece sono passati 9 mesi, il centro sociale ha aperto un ristorante esentasse, ha coperto i muri di graffiti che inneggiano alla violenza e riempito di sporcizia uno dei luoghi più belli del centro».
Due pesi e due misure. Mentre lo Zam può organizzare ogni sera nel palazzo del Comune feste senza orario e senza scontrini, la giunta ieri ha votato il nuovo regolamento per i pubblici esercizi. Una «patente a punti» che «impedirà di aprire nuovi locali nelle zone della movida» è l'allarme dal presidente di Epam Alfredo Zini. La città viene divisa in aree «rosse» e «gialle», nella prima rientrano quelle zone dove lo scontro tra commercianti e comitati dei residenti è continuo: corso Como, Arco della Pace, Navigli, Colonne di San Lorenzo. Ottenere il permesso di aprire un nuovo locale qui sarà (quasi) una mission impossible. Intanto, il regolamento prevede premi e penalità, bisogna accumulare almeno 70 punti su 100. Chi propone un «servizio di cortesia» guadagna 5 punti, idem chi installa un fonometro per misurare il livello di rumore, meno 15 a chi installa slot machine.

Ma il punto più contestato da Epam, centrodestra e pure da mezza sinistra, sono i 60 punti a chi chiude il locale entro le 20, solo 11 a chi tiene aperto fino alle 24. La protesta è bipartisan: non spegniamo la città. Il documento firmato dall'assessore Franco D'Alfonso deve passare in Commissione e poi in Consiglio. Si preannunciano ampie modifiche.

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