Pronto, Barbara?
«Parente, ti dico subito che ho lo smalto rosso, così non mi assilli più».
Mi hai fregato, doveva essere la mia prima domanda.
«Lo so che ti ho fregato, volevi fregare me?».
Io la tormento da tempo sugli smalti perché sono un feticista delle sue mani e dei suoi piedi. Barbara D’Urso è la mia ossessione erotica. Ogni settimana compro Novella e Dipiù solo per cercare le sue foto ma non ci eravamo mai sentiti al telefono. Unico suo difetto: ho dei travasi di bile quando vedo quei verdini, giallini, azzurrino, non capisce che lo smalto o è rosso o non è. Ora poi è pure in prima serata, la domenica non riuscirò a prendere sonno.
Quindi mi ero segnato una decina di domande sul suo nuovo varietà in prime time, che andrà in onda domani sera su Canale 5 e mi ha già messo sottosopra, più sotto che sopra.
Dunque... parlami di Stasera che sera!, che sera è? Hai una formula vincente?
«Una formula? Sarà... diciamo un talk and show».
Mmm... cioè?
«Difficile spiegarlo così, su due piedi...».
Su due piedi... ma allora provochi! Andiamo avanti. Talk and show dicevi...
«Sì... Magari detto così sembra una cavolata ma ogni puntata ruoterà intorno a una lettera dell’alfabeto e a tre parole, tipo “amore, assenza, apparenza”, che faranno da filo conduttore della serata. Ogni intervista sarà un’intervista show, in mezzo ci saranno balli, canzoni, informazioni, storie di cronaca e molto altro, un grande spettacolo a trecentosessanta gradi».
Fico...
«Parente, sei distratto, stai pensando ancora ai miei piedi?».
No... pensavo... Volevo chiederti... Avevo una domanda...
«Prego!».
Ti senti una donna di potere?
«No, sentirsi una donna di potere è una cosa che non mi piace».
Non puoi negare di avere un potere.
«So di averlo, certamente, ma non sento di averlo, non penso di averlo. Il potere in senso buono è quando hai la libertà, il poter scegliere cosa fare».
Sei criticata dai cosiddetti intellettuali. Quando si fa il tuo nome molti storcono il naso.
«Sì, ad esempio perché mi dicono che faccio le faccine. Ma io non fingo, mi immedesimo, non sono una di quelle che mentre ti parlano pensa alla domanda successiva, e credo che questo il mio pubblico lo senta, è la mia spontaneità».
E le faccine? Perché le fai?
«Ho la faccia che si muove, non posso farci niente, e se qualcuno mi racconta una storia commovente io mi commuovo davvero».
Ho sentito che in Stasera che sera ci sarà Aldo Busi...
«Un bel colpo, no?».
No comment, e sono pure geloso, credo che per dispetto corteggerò la Panicucci.
(Barbara ride)
E che farà Busi?
«Non è ancora sicurissimo, ma forse per la prima ora non potrà parlare, solo scrivere su una lavagna».
Mi hai tradito per Busi, non posso crederci.
«Almeno con lui non rischio... (ride) Tu sei molesto!».
Io? Ma no. Io ti desidero.
«Non è vero, ho letto un tuo pezzo in cui desideri la Senicar».
Era per depistare, sai cosa me ne frega della Senicar. Senti, mi regali un paio di tue scarpe usate?
«Te le regalo, sì».
Scherzi?
«No, prometto. Sono bellissime, lo sa anche Roberto».
Roberto? E ora chi è Roberto?
«Il mio autista».
Per un attimo ho sudato freddo, temevo che fosse Saviano. Scusa ma che ne sa il tuo autista dei tuoi piedi?
«Perché li metto sempre sul poggiatesta, vicino a lui».
Fortunato, Roberto. A saperlo facevo l’autista, non lo scrittore. Comunque sei sadica, Barbara, perché mi dici queste cose? Lo sai che poi non ci dormo la notte.
«Sei un malato mentale!».
Hai mai ricevuto un’intervista così?
«Mai, ma ti confesso di avere molti feticisti dei miei piedi che mi scrivono».
Senti Barbara, ma secondo te cosa penso io di te?
«Cosa pensi
Fico.
«Lo so, ti ho fregato anche qui».
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