Barcellona, un giorno nel caos la città fermata da un blackout

La seconda città della Spagna è rimasta al buio per quasi tutta la giornata di ieri. Il black out è iniziato alle 10e53 a causa della caduta di un cavo da 110mila watt su una linea dell’alta tensione nella centralina del quartiere di Collblanc. L’incidente ha causato un incendio e una reazione a catena che ha danneggiato due importanti centraline cittadine, quelle di Urgell e Maragall. I vigili del fuoco sono subito intervenuti per spegnere gli incendi, ma la corrente si era già interrotta in una zona molto vasta della città, coinvolgendo circa 350mila persone, più di un quinto della popolazione.
I servizi di emergenza hanno subito ricevuto le chiamate dei cittadini rimasti chiusi negli ascensori, almeno 60, e sono dovuti intervenire anche per liberare i passeggeri di tre linee della metropolitana, fermi nelle gallerie. Nelle strade si è spento il 60% dei semafori, mandando il traffico in tilt nelle principali arterie della città. Case e uffici sono rimasti al buio per diverse ore in molti quartieri. Il guasto ha messo in difficoltà anche gli ospedali. L’ospedale clinico ha dovuto rinviare tutte le operazioni, mentre in altre strutture i gruppi elettrogeni hanno permesso di ridurre i disagi.
Il municipio di Barcellona ha fatto scattare subito il piano di emergenza comunale, rafforzando i servizi di soccorso e mobilitando 1600 agenti tra vigili e poliziotti. Il ministro dell’industria ed ex sindaco della città, Joan Clos, intervistato da radio Catalunya poco dopo l’inizio del black out, ha promesso che la situazione sarebbe tornata alla normalità nel giro di qualche ora.
Verso metà pomeriggio Lluis Pinos, portavoce della Ree, la rete spagnola per il trasporto dell’energia elettrica, ha dichiarato che la corrente era stata riallacciata in molte zone, ma circa 130mila persone erano ancora senza elettricità. Nel tardo pomeriggio il ministro dell’industria aveva promesso che la luce sarebbe stata ripristinata in tutta la città entro le 20, ma i danni subiti dalle centraline di Urgell e Maragall renderanno probabilmente necessari diversi giorni di riparazioni per ripristinarne la funzionalità. Entro la mattinata di oggi comunque la Ree spera di riuscire a riportare la luce anche alle 110mila persone che abitano nelle zone servite dalle due centraline, al buio da ieri mattina.
Il ministro Clos ha escluso un’azione di sabotaggio, ma la Generalitat, il governo autonomo della Catalogna, ha aperto un’inchiesta per capire quali siano state le cause del guasto, anche perchè alcune delle centraline coinvolte avevano già avuto recenti malfunzionamenti.

La Ree tuttavia ha negato che il black out possa essere stato causato da una cattiva manutenzione della rete elettrica, anche se ha ammesso che i precedenti problemi alle centraline potrebbero aver favorito la reazione a catena che ha provocato il black out.

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