Barche Due motori Fpt da sogno

Il gioco di parole è già accattivante di suo. Una Lancia in mare, una barca dell’ultima generazione, ancora misteriosa - non ci sono ancora immagini neppure in cantiere - ma sicuramente coupé di razza, come vuole la tendenza attuale: elegante e grintosa, per volare sull’acqua ma al tempo stesso confortevole. Ma soprattutto sarà la più potente e grande Lancia mai costruita: non deve rispettare limiti di velocità, non deve seguire strade segnate e può muoversi in uno spazio senza confini. Il segreto è sotto il cofano, pardon a poppa dell’imbarcazione: due motori da 560 cv l’uno, il che vuol dire 1.120 cavalli a disposizione del pilota. Un sogno per chi guida auto con il marchio torinese, ma non solo. Il «cuore» della nuova imbarcazione è di famiglia, realizzato da Fpt, acronimo di Fiat powertrain techologies, società del Lingotto che raggruppa tutte le attività per i motopropulsori del gruppo torinese. Un colosso del settore: dai suoi 16 stabilimenti e 11 centri di ricerca escono ogni anno tre milioni circa di motori e due milioni e mezzo tra assali e cambi. Il tutto coprendo le più disparate fasce di mercato, visto che la produzione va da 20 ai già citati 1.020 cavalli, con cilindrate da 1.000 a 20.100 cc. Forte dell’esperienza nel Powerboat P1, attualmente il campionato Offshore più prestigioso e affollato, Fpt ha studiato per la nuova Lancia due turbodiesel modernissimi, silenziosi e «puliti» che a pari cilindrata (6.7 litri) sviluppano coppia e potenza più elevate dei concorrenti. Quando la vedremo? In settembre, tempo dei grandi saloni mediterranei: dopo intensi test nei mesi precedenti, debutterà nel corso di un grande evento, organizzato in Italia e con la presenza di numerose star dello spettacolo.

Non potrebbe essere altrimenti per una sicura stella del mare.

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