Dalla barchetta rossa alla Ferrari del mare

È un gruppo che naviga saldamente sulla cresta dell’onda, proprio come le sue barche che in venti anni di attività si sono conquistate l’apprezzamento del pubblico, come l’interesse al Salone Nautico sta dimostrando. Si tratta del Gruppo Rizzardi, che il titolare Gianfranco ha saputo far diventare un punto di riferimento nella cantieristica italiana. In questi ultimi due anni l’azienda è crescita con l’acquisizione di nuovi marchi come Diano, Cantieri Parisi per i gozzi, Cantieri Santa di Santa Margherita Ligure e, nel 2007, lo storico marchio Bat produttore di gommoni.
Un’escalation che prese il via quando Gianfranco, all’età di 13 anni, trovò per caso il modellino di barca, lungo una quarantina di centimetri, in pessimo stato di conservazione. Lui ragazzino che già aveva dimostrato passione per tutto ciò che si poteva progettare, disegnare e costruire, ritroverà questa barchetta di colore rosso nella nuova regina Italcraft, la Ferrari del Gruppo Ricciardi.
A vent’anni Rizzardi diventa capofficina di una storica azienda produttrice di motori e incontra il progettista Livio Macchia. L’anno dopo fonda la sua prima azienda dove si dedica al rimessaggio e assistenza imbarcazioni e presto si dedica alla progettazione del 40 piedi in legno Rizzardi.

Presto l’evoluzione alla vetroresina.
La fortuna di Ricciardi è quella di avere due figli con la sua stessa passione, Damiano e Corrado, direttore marketing e progettista, ai quali ha trasmesso il desiderio di lavorare con determinazione e umiltà.

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