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Bargnani baby mago da Nba

Vent’anni, gioca a Treviso: oggi è la prima scelta dei pro americani. Un sogno da 3,6 milioni di dollari. Da coltivare sino a giugno

Bargnani baby mago da Nba

Su Internet si trova di tutto, gemme e bufale confezionate ad uso degli ignari che non sanno e degli ignavi che non vogliono approfondire. Cautela, dunque, specialmente in un campo rischioso come quello delle previsioni per il draft Nba del giugno di ogni anno, ovvero l'operazione di scelta dei nuovi giocatori da parte delle squadre. Tra i siti americani di maggiore affidabilità, e non solo per l'anzianità di servizio, ce n'è uno che si chiama hoopshype.com. Nemmeno Hoopshype sfugge alla tentazione di occuparsi già del draft 2006, attraverso il parere di un esperto come Jonathan Givony, molto attivo nell'ultimo biennio, e il risultato della sua ultima previsione parla italiano: a suo avviso, il primissimo giocatore scelto nel draft 2006 sarà Andrea Bargnani, la 20enne ala di 2 e 11 della Benetton Treviso, il che vorrebbe dire uno stipendio di 3,6 milioni di dollari al primo anno. Considerando che Bargnani viene dato al numero 2 dalla previsione draft di un grande sito Web come espn.com, gli indizi cominciano ad avvicinarsi alla prova, e Bargnani può cominciare a fare i suoi calcoli.
Per essere scelti nel draft, infatti, bisogna avere almeno 22 anni, se non si è americani e dunque non si è passati per la trafila di liceo e università, e chi vuole essere preso in considerazione prima di quel termine deve esplicitamente segnalarlo, tramite lettera. Bargnani ha tempo alcuni mesi per decidere se fare questo passo, ma è opinione generale che lo farà. Del resto, nel radar della Nba Bargnani è entrato ormai da quasi un biennio: aveva alle spalle solo 12 minuti totali nella Benetton di Ettore Messina quando, nella primavera del 2004, venne convocato da Alessandro Gamba come esponente italiano della squadra juniores cosmopolita che doveva affrontare i coetanei americani nell'Hoop Summit di San Antonio, nel weekend della Final Four Ncaa. E attirò subito l’attenzione. «A quelli della Nba piace perché è allenabile, assorbe gli insegnamenti, ha buon fisico ed è coordinato» aveva detto Gamba.
Da quel momento Bargnani, nato a Roma il 26 ottobre 1985 ma trasferitosi poi a Milano e a Treviglio prima di approdare a Treviso, non è mai stato solo: sempre qualcuno a seguirlo e prendere nota, mai meno di cinque scout Nba ad ogni partita di Eurolega, e quando nell'attuale stagione ha iniziato a decidere le partite con i suoi deliziosi movimenti offensivi, i tiri da tre, le iniziative verso il canestro, prendendo spesso per mano una squadra di cui è uno dei giocatori più giovani, la sua reputazione ha cominciato a salire.


Ma sono quisquilie: per il Mago, come lo ha soprannominato l'ex compagno di squadra Riccardo Pittis, la segnalazione come numero uno da parte di un sito Web a sette mesi dal draft stesso e dunque con la possibilità che emergano altri giocatori non è che un episodio, ma per il basket italiano, specialmente in questi tempi di polemica sull'utilizzo di giocatori nostrani in Serie A, è un bel segnale.

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