Kinder, la barretta dolce per eccellenza, deve restare italiana e ben identificabile da intere generazioni di connazionali. A difendere lo snack che ha allietato le merende di centinaia di migliaia di bambini italici e non solo, è il tribunale della Corte di giustizia Ue del Lussemburgo. Il nome «Kinder» distingue unintera famiglia di prodotti della Ferrero e quindi non è possibile registrare in Europa un marchio simile come «Kindertraum» perchè potrebbe generare confusione nel pubblico, è stata la sentenza dei giudici, dando ragione quindi al gruppo di Alba papà della stranota Nutella.
Il contenzioso, che va avanti da qualche anno, ha visto il colosso dolciario contrapporsi a un signore tedesco impegnato a produrre una linea di cartoleria. La diatriba è approdata davanti ai giudici europei dopo essere già stata esaminata dallo Uami, lufficio per larmonizzazione nel mercato unico di marchi, disegni e modelli. A tale ufficio si era rivolto infatti qualche anno fa il signor Harald Wohlfahrt, per registrare il marchio denominativo «Kindertraum» (che significa «sogno dei bambini») destinato a prodotti di cartoleria (cartoncini, prodotti da cartoleria, decorazioni natalizie).
Nel 2009 lUami aveva dato ragione al gruppo italiano, giudizio ribadito nel 2010.
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