Avremo i colori del Pala Florio di Bari, campo base per questa sofferenza che si chiama nazionale di basket retrocessa in terza fascia, adesso dobbiamo trovare i pennelli per disegnarci un piccolissimo paradiso. Sì, le qualificazioni europee non sono niente, per la verità non erano niente quando vincevamo medaglie, ma conquistarsi un posto in Lituania per l'anno prossimo sarebbe già un sollievo per un movimento confuso che presenta in questa riffa di 8 partite da giocarsi in 24 giorni una Nazionale di bassotti che deve cercare di essere squadra e di non caricare tutto sulle spalle di Belinelli e Bargnani, i due principini che arrivano dalla Nba, per avere il primo posto in questo difficile girone dove gli ostacoli bassi si chiamano Lettonia e Finlandia e quelli alti o altissimi Israele e Montenegro.
Si comincia stasera (diretta sui Raisport dalle 20.30), contro gli israeliani di Arik Shivek che presentano Omar Casspi, l'aviatore che gioca per i Sacramento Kings, un leone che nella Nba ha fatto cose egregie e che andrà ad esplorare il cuore di Azzurra nana dove forse siamo più deboli visto che questa sera non ci sarà neppure lo squalificato Mancinelli.
Vincere la prima per dare un senso al lavoro duro che ha impostato Simone Pianigiani con quello che gli passa il convento. In questa Nazionale, purtroppo, a parte Danilo Gallinari, incatenato da New York anche se adesso potrebbe cederlo, che avrebbe davvero cambiato tanto, non manca nessuno ed è questo che fa più male. L'allenatore di Siena, l'uomo dei record e dei quattro scudetti consecutivi, ha lavorato bene e ha fatto una squadra. Ma forse non basterà come ci hanno detto le sconfitte contro Bulgaria e Croazia.
Diciamo che la preparazione si è svolta nel migliore dei modi, che tutto quello che Meneghin e la federazione potevano fare toglie qualsiasi scusa. Ci servirà una difesa feroce, abbiamo bisogno di tutti e non soltanto dei punti di Belinelli e delle attese magie del mago Bargnani. Gli uomini base sono usciti dalla preparazione e su Maestranzi in regia possiamo essere garantiti, vedremo come si adatterà Gigli al ruolo di titolare, ma l'angoscia ci piglia al momento dei cambi per i due Nba, perché su Crosariol non sai mai se puoi contare e su Aradori, abbiamo visto, bisogna andare cauti. Mordente e Carraretto le garanzie per la difesa, ma al centro siamo assolutamente scoperti e contro la Croazia a rimbalzo non l'abbiamo mai vista.
Ci servono i pennelli, ma non basterà. Inutile raccontarselo ancora perché un allenatore bravo può fare tanto, ma in campo ci vanno i giocatori che non produciamo più da molti anni.
Dicevamo di Israele che ha una squadra basata sull'Eliyahu che ha vinto il titolo spagnolo con Vitoria e sul tiratore Bluthenthal che in Italia ha giocato per Treviso e le due bolognesi, un gruppo con tante motivazioni e conta poco averli già battuti 27 volte su 33 partite perché nelle sfide che contano ci hanno sempre fatto soffrire dalle qualificazioni olimpiche di Ginevra del 1980 quando si preparava la squadra che poi vinse l'argento olimpico a Mosca.
Battere Israele e poi pensare al Montenegro dove Pekovic farà venire l'orticaria ai nostri poveri centri, dove Vujosevic, l'allenatore dell'anno col Partizan passato adesso al Cska Mosca, conosce bene i nostri giocatori e ci terrà in angoscia fino all'ultima partita di Bari del 26 agosto che potrebbe decidere tutto.
PROGRAMMA DELL’ITALIA - (Tutte le partite casalinghe in diretta su Raisport dalle 20.30): oggi Israele a Bari, 5/8 Lettonia a Riga, 8/8 Finlandia a Bari, 11/8 Montenegro a Bjelo Polie, 17/8 Israele a Tel Aviv, 20/8 Lettonia a Bari, 23/8 Finlandia a Vantaaa, 26/8 Montenegro a Bari.
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