Neve sul campionato come succede le pochissime volte in cui Siena perde una partita. Succede a Caserta dove i peccatori della Pepsi scoprono nel terzo quarto che Siena, oltre ad essere incompleta (mancava la trave portante Stonerook), oltre ad essere super spremuta, aveva la testa sulla partita decisva di Eurolega di giovedì prossimo contro l'Efes Istanbul. Jumaine Jones e il suo arpione, Di Bella e la sua voglia di rivincita con chi lo ha lasciato fuori dalla Nazionale, Williams con la rabbia tutta sua, Garri altro con il magone azzurro: questi quattro per la vittoria di Caserta (89-84) contro i campioni che erano caduti in campionato l'ultima volta il 30 ottobre sul campo di Varese.
Pianigiani lo immaginava, lo aveva detto al Milano nella presentazione dei programmi della sua nazionale, quando però ha visto la squadra marciare bene persino con Jaric pensava che la voglia di vincere potesse valere più degli eurocalcoli e dell'acido lattico. Caserta ha capito dopo 20' che la difesa senese non era più una roccaforte e ha colpito duro (28-14) e ha vinto in una giornata dove Milano si è salvata ai supplementari sul campo di Brindisi che resta ultima. È andata bene a Peterson che Brindisi sia rimasta senza peso nel prolungamento dei sospiri (6-8) dove si è visto che per il nano ghiacciato anche le vittorie portano il veleno nella coda.
Risultati 4ª di ritorno: Varese-Treviso 74-68 (gioc.
Classifica: Siena 34; Cantù e Milano 28; Bologna e Avellino 20; Montegranaro, Roma, Caserta, Sassari e Pesaro 18; Varese, Biella, Cremona e Treviso 16; Teramo e Brindisi 10.
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