Obici Virtus sull’Armani in emergenza, senza Shields, senza la solita difesa contro i tiratori virtussini. Con il tiro da tre (17 su 34) Banchi si prende la partita (84-75), il vantaggio che voleva in classifica sull’altra regina, favorito anche dalla caduta di Venezia che al Taliercio ha conosciuto le nuove lame di una Sassari che dopo aver battuto le Vu Nere ora hanno lo scalpo anche della Reyer e domenica aspettano a casa loro Brescia che deve difendere il primo posto in classifica.
Le barricate di Milano durano poco appena Lundgren comincia a colpire da lontano, quando Abass trova la parte più corta di una coperta difensiva acrilica, nel momento in cui Belinelli, entrando dalla panchina, lascia il suo marchio di Zorro dei canestri con 11 punti in fila. Milano va sotto anche di 14 punti e non basta Napier che può finalmente giocare da solo a tenerla in vita anche se questa Virtus sembra davvero una squadra con troppo acido lattico nelle gambe, capace di far tornare a 6 punti l’Armani di Ettore Messina (foto) che oltre ai 24 punti del bostoniano trova un bel Voigtmann, nella serata in cui Mirotic è l’uomo ombra che sale e scende dalla panchina e alla fine segna anche 14 punti. Virtus avanti con giudizio seguendo le strade indicate da Belinelli, Hackett, Lundberg, Shengelia e Abass, pensando al Real che venerdì potrebbe sbarrarle la strada per i play off di Europlega sognati e meritati.
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