Cè un filo rosa che unisce Ivan Basso al Giro dItalia «è la corsa che più mi sta a cuore e voglio conquistare per la terza volta in carriera», dice il capitano della Liquigas-Cannonadale, ma ce nè anche uno rosso che lo intriga molto: «Il percorso della Vuelta è il più bello di tutti, cè tantissima salita, molti arrivi allinsù: fa per me».
Cè un filo giallo che lega Vincenzo Nibali al Tour de France «vado per fare bene, per puntare almeno al podio e migliorare il mio 7° posto», dice il siciliano di Toscana, ma anche lui ha un filo rosa che gli sfiora i pensieri: «Rinunciare al Giro non è cosa semplice, quindi farò di tutto per esserci anchio».
Nibali vuole il Giro di Basso e Ivan cerca di puntare alla corsa spagnola che due anni fa fu di Vincenzo. A Milano, presso la sede italiana di Citroen che torna al ciclismo (lultima apparizione, ai tempi di Pantani), Liquigas si presenta senza svelare tutto: «Vedremo, dobbiamo avere pazienza e verificare per bene - spiega Roberto Amadio, team manager della formazione verdeblù -. La possibilità di vedere al via del Giro sia Ivan che Vincenzo è concreta, ma non è detto: bisogna verificare anche quello che ci dirà la strada».
Anche sul futuro del team, che a fine di questanno potrebbe abbandonare le corse dopo otto anni, il presidente di Liquigas Paolo Dal Lago lascia aperta ogni possibilità: «Una cosa è certa: il ciclismo per la nostra azienda è strategico. Ci piace e ha portato grandi risultati in termini di notorietà e visibilità. Dopo il Giro saprete se la nostra sarà una storia che potrà continuare o meno. Non è impossibile e, soprattutto, una cosa è certa: questa struttura continuerà in ogni caso a vivere e noi ne saremo garanti».
Cè un filo verde che piace tanto anche al ct azzurro, Paolo Bettini. «La Liquigas in questi anni ha puntato tantissimo sui giovani, ora è arrivato il momento di raccogliere.
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