Bassolino si fa pagare il suo blog

da Napoli

Nel giorno in cui gli italiani con il loro voto hanno bocciato il centrosinistra e, i campani, con una percentuale superiore a quella nazionale (del 4,4 per cento), hanno duramente sconfitto, non solo Veltroni, ma hanno anche inteso dare un avviso di sfratto a Comune e Regione, il presidente della Campania, Antonio Bassolino, incurante dello tsunami, ha portato in Giunta e fatto approvare, una delibera di 295mila euro, oltre Iva, per finanziare, tra l’altro, il suo blog, www.antoniobassolino.it. Uno schiaffo, ad oltre 5 milioni e 600mila abitanti.
Sul Burc (Bollettino ufficiale Regione Campania) numero 15, del 14 aprile, infatti, è spiegata «la necessità di potenziare l’informazione per cittadini e imprese e le informazioni di servizio e pubblica utilità, mediante la realizzazione di format televisivi di informazione istituzionale sulle principali attività della Regione». Attività affidata a una srl, «Campania digitale» (al 90 per cento della Regione e il restante 10 della Efi, a totale partecipazione regionale), che dovrà occuparsi, oltre al blog di Bassolino, anche dei siti: www.presidente.campania.it e www.campaninelmondo.org e di Radio Campania.
Ma, che tipo di informazione svolge Bassolino, dal suo blog? Davvero fornisce informazioni istituzionali ai campani? Un esempio: l’8 aprile, a 5 giorni dalle votazioni, l’imputato Antonio (a processo per lo scandalo dei rifiuti), trasmette il bassolinopensiero, in previsione del comizio di chiusura della campagna elettorale di Veltroni a Napoli. «Ogni giorno che passa è poi sempre più chiaro che Pdl non significa Popolo della libertà, ma Partito della Lega. Per questo è importante che domani da Piazza del Plebiscito venga un messaggio di unità tra Nord e Sud e di rinnovamento dell’intero Paese».


Due associazioni, «Napolipuntoacapo» e «Napoliliberal», create da due imprenditori, Sergio Fedele e Ninni De Santis, fuoriusciti da Confindustria Napoli, accusata di essersi appiattita su Bassolino, hanno duramente criticato il finanziamento: «Corte dei conti e magistratura dovrebbero occuparsi di questa vicenda», ha detto Federe. «Bassolino ha finanziato il suo sito personale, - ha sottolineato De Santis - dove di istituzionale c’è nulla. Il nuovo governo dovrà pignorare i fondi Ue per evitare altri sprechi».
carminespadafora@libero.it

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