«Salvaguardare i diritti degli animali significa intervenire su sanità e sicurezza delle strade e dunque produce un vantaggio per tutta la collettività. Questo è vero soprattutto nelle grandi aree urbane, dove alla forte densità abitativa corrisponde una notevole presenza di animali da compagnia».
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Stefano De Lillo, per il quale «la forte presenza di aree naturali protette limitrofe allabitato, un fatto in sé positivo soprattutto per unarea urbana come quella di Roma che ne è beneficamente circondata, sta diventando però teatro di un fenomeno paradossale di forte impatto sugli equilibri biologici delle aree stesse e sulla sanità e sicurezza pubblica: laumento di episodi di abbandono di animali domestici, causa primaria di un sempre più diffuso randagismo».
«Ciò accade perché tali aree - prosegue De Lillo- sono spesso ritenute isolate e prive di controllo, cosicché i proprietari che abbandonano i propri animali pensano di poter rimanere impuniti. Il risultato è che in queste aree il randagismo è sempre più dilagante: ad essere abbandonati sono cani e gatti singoli ma anche intere cucciolate. È indispensabile pertanto porre rimedio a questa situazione con una sorveglianza specifica in tali aree, diretta proprio al controllo del randagismo e degli adempimenti dei proprietari di razze di cani indicate dalla legge regionale esistente come animali pericolosi e alla verifica di tutte le forme di tutela degli animali previste dalla legge nazionale 189 del 2004».
«Per questo - conclude - abbiamo presentato una proposta di legge che prevede che per la vigilanza e losservanza delle disposizioni della legge regionale contro il randagismo anche allinterno della aree naturali protette della Regione Lazio possano essere impiegati anche i Guardiaparco degli Enti Parco della Regione Lazio e le Guardie zoofile volontarie dei Comuni.
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