Basta bruciare le streghe

Basta bruciare le streghe

Gentile direttore, il Centro Studi Progetto e Cultura, di cui il sottoscritto immeritatamente presiede e che annovera un migliaio di iscritti, vuole dare un contributo al dibattito sulla scelta del nuovo Sindaco di Genova.
Molti si sono già espressi, con grande cautela, e devo dire che ho sentito finalmente ragionare di politica, soprattutto di contenuti che sono quelli che, dichiarati, portano a scelte coraggiose anche se non credo a patti sul fare tutti insieme, che confondono le idee, è qando è il momento che le forze politiche devono sentirsi motivate per grandi opere di cui non si può fare a meno, vedi terzo valico, che ne sento parlare da quando ero bambino e mi presi una botta di rivoluzionario dall’allora Cerofolini.
Purtroppo la politica è figlia di situazioni a volte incancrenite e da gruppi di potere che ne condizionano i comportamenti, e qui l’illusione del conservatorismo o del riformismo fa parte di una sceneggiata che conosciamo tutti.
Diciamo che Genova è stufa di questa oppressione di stampo cooperativo, che ne condiziona scelte e strategie di grande respiro. Si cerca in tutte le maniere di coniugare dignità di sviluppo a emergenze mai risolte. Vedi le gronde ormai cadute nel dimenticatoio, vedi Terzo valico, permò sentiamo parlare di vocazione turistica. L’aeroporto è frutto di questa mentalità, figure ridicole. Parlando di portualità e qui cadiamo nella famosa cooperazione (calata Bettolo) (la Fiera) e le scelte sono in funzione ideologica che poi di ideologico c’è solo il danaro. Dove è scritto poi che gli appalti si debbano fare al massimo ribasso? Per entrate nel dibattito serio, bisognerà cambiare passo in modo virtuoso, non credo che i nomi sino ad oggi sentiti siano quelli che possano puntare a far decollare Genova.
Direi che è il caso di capire se vogliamo che questa città continui a subire scelte politiche che ne ignorino tutto ciò che possiamo realmente fare. Noi appoggeremo un candidato che sia disposto a tagliare quel cordone ombelicale idelogico, e dimostri di non temere le lobbie e i corporativismi (vedi Amt) troppo presenti nella nostra città.

Se dobbiamo fare un passaggio attraverso le primarie e sia, dimostriamo anche noi Casa delle Libertà di essere maturi, Voltaire diceva che le streghe sono finite nel momento in cui abbiamo smesso di bruciarle.
Siamo convinti che nella nostra città sia gradito un candidato radicato sul territorio, a perdere siamo già bravi da soli.
Distinti saluti.
Presidente Centro Progetto Cultura

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