«Basta coi furbi che hanno sfasciato l’Italia ma alzano la voce»

Facciamo un resoconto delle «imprese» fatte da De Benedetti: Olivetti vende macchinari obsoleti alle Poste, Sme grazie a Prodi in cambio del contratto andato male con i russi per la vendita di tecnologia informatica che il Kgb ha ritenuto vecchia e inutile. Questo è l’imprenditore manipolatore della sinistra. E poi Omnitel venduta a quattro lire e rigirata ai tedeschi. Dove erano i magistrati? Anche loro facevano parte della torta? Povera Italia, se avessimo avuto dei politici onesti oggi saremmo una grande potenza, forse è questo ciò che la sinistra non vuole poiché solo con le difficoltà sanno reggersi in piedi. Se il Paese va forte non c’è infatti necessità di questi fannulloni e protagonisti della politica del rubare.
Sergio Puglia

Sono stufo di vedere la meritocrazia calpestata in ogni settore del pubblico impiego. Approvo gli interventi della Gelmini e di Brunetta. Sono stufo di vedere la prepotenza, la tracotanza e l’ignoranza di alcuni sindacati che ficcano il naso solo per fare politica. Bisogna fare argine. Sono stufo di vedere l’assistenzialismo vergognoso erogato solo ad alcune aziende intrallazzate con i partiti. Basta con gli interventi tipo Fiat e Olivetti. Sono stufo di vedere un parlamento di politicanti di basso profilo. Riduciamo il numero. Sono stufo di vedere una parte della magistratura fare politica ed accanirsi contro chi non la pensa come loro. Simili magistrati vanno allontanati dall’incarico. Sono stufo di vedere magistrati che volutamente ignorano reati sotto gli occhi di tutti e inventano teoremi fantasiosi contro chi vogliono loro. Anche i magistrati devono pagare quando sbagliano e, visto che affermano di essere liberi di scegliere il reato da perseguire, devono pagare anche i loro mandanti occulti. Sono stufo di vedere giornali che si dichiarano paladini della libertà e invece sono costruttori di menzogne, vedi Repubblica. Sono stufo di vedere testate specializzate nell’anticipare i procedimenti penali coperti da segreto. Sono stufo di vedere giornali stranieri che volutamente parlano male dell’Italia, solo perché fanno parte di un progetto di destabilizzazione del nostro Paese, mosso da connazionali anti-italiani e custodi solo dei loro interessi personali. E De Benedetti ha lo zampino in ogni capitolo.
Gianbattista Paradisi

Aderisco. Ho 58 anni e faccio impresa da 30. Sono stufo di leggere le «gesta» di personaggi alla De Benedetti: il Paese vive per l’ingegno e il lavoro della piccola e media impresa senza le quali l’economia conoscerebbe solo disastri economici. Basta, sono arroganti pomposi inetti ma da anni tutti ne paghiamo le spese, sempre coperti nelle loro nefandezze da una magistratura a dir poco comprensiva. In un Paese idealmente «giusto» dovrebbero trovare con difficoltà un posto da manovali.
Salvatore Incardona

Finalmente si inizia a reagire a tutte le sporcizie di questo Paese e a rispettare la gente che lavora veramente, e riceve molto poco. Devono finire i dissanguamenti delle persone perbene a favore degli Agnelli, De Benedetti, e quant’altri beneficiano di un continuo favoreggiamento e portano i soldi nei paradisi fiscali senza pagare nulla o fanno bella figura con la Juventus.
Gianfranco Ambrosini

La definizione furbi è restrittiva, ci vogliono far passare per stupidi e incapaci di intendere. Mettere in dubbio la libertà di stampa in Italia e il reale strapotere di certi organi di informazione di sinistra è dare degli stupidi alla stragrande maggioranza degli italiani. Abbiamo un Di Pietro espressione della somma ignoranza nel momento che appare, come il prezzemolo, in tutte le televisioni e grida la mancanza di libertà d’espressione. Si sono appellati alla Costituzione ma come mai i giudici sono inattaccabili a difesa del loro fortino. Non sono anche loro cittadini italiani?
Flavio Antiga
Non sono d’accordo che una ristretta minoranza, di un pseudo partito di sinistra debba ogni giorno per mezzo del «suo» giornale, Repubblica, attaccare il presidente del Consiglio, quando il suo proprietario, De Benedetti, dovrebbe essere l’ultima persona in Italia ad accusare chicchessia per tutto quello che ha fatto. Fallimenti in tutte le aziende dove ha messo le mani dopo essersi arricchito. La magistratura dovrebbe indagare su di lui, ma sappiamo di quale corrente politica sono... Io dico basta ai furbi.
Valter Tosolini

Pur trovandomi all’estero alzo la voce per dire basta ai furbi! Operano sempre dietro le linee come serpenti e tutto il business che hanno ottenuto è sempre andato a discapito del paese Italia. Sto parlando dei signori De Benedetti, Agnelli e altri. Si sono sempre sentiti affiliati a una certa parte politica e che con il loro aiuto sono riusciti a fare i propri comodi mettendo in ginocchio il Paese. Quindi dico basta a loro e a tutta la combriccola.
Andrea Daccò

Non ne possiamo più di questi parassiti che stanno con la sinistra delle calunnie che condiziona tutta la vita del Paese. Avanti con le riforme senza guardare in faccia nessuno.
Giovanni Testa

Hanno creato un esercito di «fedeli boccaloni» il cui odio verso Berlusconi è alimentato quotidianamente dalla distorsione informativa di cui sono maestri. C’è bisogno di riforme importanti perché queste sono le uniche cose. I fatti valgono più delle loro chiacchiere da «seduta da parrucchiere».
Massimo Mannoni

Condivido in pieno l’iniziativa. È ora di parafrasare Scalfaro: «Io non ci sto!». Il signore pseudo svizzero si deve semplicemente vergognare, non è così che si tratta il Paese. Viva l’Italia democratica, viva il governo democratico eletto da tutti noi.
Guido Gallo Selva

Con lo scudo si riportano i soldi in Italia, naturalmente i magistrati, preoccupati delle conseguenze sull’economia svizzera, hanno trovato il modo di re-inviare in Canton Ticino 750 milioni. Povera Italia!
Mauro Castaldello

Pur non essendo in attività lavorativa, ho ormai 80 anni, non posso restare senza far niente contro l’andazzo indecente della politica indecorosa messa in atto da alcuni giornali e da un editore in assoluta malafede e pure bugiardo e anti democratico (mi sono perfino stufato di questa definizione). Un’efficace arma è sicuramente manifestare il mio dissenso. Ci dobbiamo difendere e dobbiamo tutelare specialmente i giovani.
Alfredo Zambuto

Era ora che finalmente ci «ribellassimo» a tutti questi soprusi, dei cosiddetti «finanzieri». È incredibile poi il supporto e sostegno da parte di una classe politica che dovrebbe teoricamente proteggere i lavoratori e il cosiddetto ceto medio. De Benedetti più che disastri per i lavoratori, chiudendo aziende coi soldi dello Stato, non ha combinato. Urlo il mio basta anche da Hong Kong. Finalmente, svegliamoci e rialziamoci.
Paolo Corbetta

Aderisco. Basta con gli imprenditori spalleggiati dai soliti comunisti. Basta agli Agnelli, che tutte le volte che gli stabilimenti Fiat hanno problemi vengono sostenuti da noi italiani tutti. Basta a De Benedetti che ha sempre e solo badato ai suoi interessi provocando immani danni a migliaia di imprenditori ed investitori. Basta a Prodi che ha manovrato con la cupola dei sinistri per affossare interi gruppi a favore suo e dei suoi soliti amici. Evviva gli imprenditori del fare, evviva gli uomini di buona volontà che hanno l’umiltà e la forza di investire, lavorare, rischiare e pagare di tasca propria. Oggi anche i lavoratori sono imprenditori di se stessi, che investono il loro prezioso tempo e la loro professionalità, lavorano, rischiano e pagano se le cose vanno storte. Mandiamo i vari Santoro, Travaglio, D’Alema, Franceschini, De Benedetti, Di Pietro a Cuba, in Cina o in Corea del Nord, così sapranno cosa significa libertà..
Enrico Foglio Para

Ho visto con i miei occhi le migliaia di telescriventi Olivetti Te 300 nuove e vendute, alla fine degli anni ’80, da De Benedetti ai telegrafi di Stato: accatastate al macero nei depositi di Pomezia del Ministero delle Poste. Inutilizzabili perché il telex era ormai morto e il telefax sostituiva queste vetuste macchine. E andavano così male che non venivano accettate nemmeno come dono ai paesi del terzo mondo. È ora che chi ha rubato all’Italia paghi.


Maurizio Da Ros

Il vero pericolo per un’Italia liberale sono le caste oligarchiche della cattiva finanza che sovvenziona una certa editoria, la super casta di una certa magistratura, le sottocaste delle baronie universitarie e sanitarie e i boiardi di Stato. L’ostacolo per un’Italia migliore non viene solo dalla sinistra del Pd ma soprattutto dalle suddette oligarchie che non vogliono rinunciare ai loro privilegi medioevali
Caterina Bidini

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