Basta Juventus alla brasiliana. A casa Amauri e Melo

Stai a vedere che adesso Amauri torna in Brasile. Dopo averci esaurito con la storia del passaporto, della moglie italiana e della nazionale azzurra. Chissà cosa gli sarà successo, a Palermo era meglio di Suazo al Cagliari. Comunque la Juventus lo ha tolto dalla lista che sorvola l’Atlantico destinazione Philadelphia, non c’è fra i 27 convocati, resta a Vinovo con Almiron, Ekdal, Grosso, Yago, Iaquinta, Sissoko e Felipe Melo, l’altro che fa le valigie. Un anno fa erano i bianconeri alla brasiliana, poi via Diego al Wolfsburg, adesso Amauri e Felipe Melo. Bella virata. Amauri si dice lusingato dalle attenzioni del Flamengo, peccato che il suo ingaggio sia fuori range. Il club di Rio ha i soldi per pagarlo ma poi cosa dice agli altri? In realtà in Brasile non sanno neppure chi sia Amauri, e l’idea è che lo possa salvare solo Enrico Preziosi che lo reputa prima scelta. Felipe Melo invece sarebbe nel mirino di Corinthians, Santos e San Paolo e anche qui i soldi contano, la Juve lo pagò 25 mln alla Fiorentina. Questo mercato è uno sballo, movimenti zero, colpi di scena a getto continuo. Adesso il Barcellona convoca Bojan Krkic, ma dai. Quello mette la foto della curva giallorossa come sfondo al suo cellulare e Guardiola lo chiama, gli toccherà rimettere il Camp Nou, ma sono cose che danno fastidio, uno non c’ha mai tempo. Ufficialmente c’è di mezzo Alexis Sanchez, quello che doveva andare al Barcellona un mese fa. I Pozzo sono furenti. Nella serie di trattative, oltre alle contropartite tecniche e alle varie clausole su premi, obiettivi, altro, c’era anche l’invito di Rosell al Gamper, il tradizionale trofeo estivo. Con un colpo di mano l’invito è stato girato al Napoli, e i Pozzo adesso a Rosell lo faranno rosolare a fuoco lento, poi Sanchez glielo danno, ma l’asticella intanto si alza. Tutto questo perché Guardiola ha convocato Bojan Krkic in quanto su Sanchez non ci sono certezze. E da Barcellona dicono anche che dalla Roma, che dà l’affare Krkic chiuso da una vita, non s’è visto niente. Vabbè, ma questa è una società nuova, certi meccanismi non sono così automatici, i soldi ci sono, se non ci sono arriveranno, gli americani se devono sparare sparano, mica stanno lì a pensarci.
Adesso poi c’è anche il Malaga. E chi se li aspettava gli andalusi? L'11 giugno 2010 il qatariota Abdullah ben Nasser Al Thani ha comprato tutto, uffici, società di pulizie, tavoli e giocatori, pochi giorni fa ha rinnovato a Manuel Pellegrini fino al 2015, ha preso Fernando Hierro direttore generale. E spende come uno sceicco. Il problema è che nessuno dei big firma per un club che non gioca la Champions. Non vengono alla Juve, figurarsi se vanno al Malaga, principale alloro internazionale un Trofeo Costa del Sol lo scorso anno. Ma c’è sempre qualcuno in agguato e Carlitos Tevez è sulla strada buona. A Malaga dicono sia stato l’unico, fra le decine di interpellati, a prendere in seria considerazione l’offerta, a lui la Champions frega zero, era andato al City quando i Citizen erano niente e lui giocava nello United. Lo vuole il Malaga e poi lo vuole anche il Corinthians che ha offerto 45 mln di euro. Anzi, è stato proprio il presidente del Corinthias, Andres Sanchez, a svelare la concorrenza della Juve che avrebbe offerto 52 di milioni.

Non ci crede nessuno, d’accordo, però questo è il mercato, da una parte Yolanthe Sneijder che cerca casa a Manchester, dall’altra Dejan Stankovic pronto a scommettere che l’olandese non si muove. Con De Laurentiis che vende Marek Hamsik solo per cento milioni, ma poi in privato confessa di avere un debole per Goran Pandev. Movimenti comunque ancora zero.

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