Gianandrea Zagato
Stop agli «sconti» per gli abusivi delle case Aler. Lha stabilito il giudice per le indagini preliminari Bruno Giordano disponendo limputazione coatta di una decina di occupanti, per i quali i pm avevano chiesto larchiviazione in conseguenza dello «stato di necessità». Stato di emergenza che prevale sulla legalità, secondo Giordano «soltanto nei casi estremi in cui un soggetto versi in una condizione di disagio che può comportare un pregiudizio alla persona e non vi è la possibilità ragionevole di ricorrere a una regolare assegnazione mediante gara pubblica».
Provvedimento che «cambia rotta» osserva il vicesindaco Riccardo De Corato «dopo anni di sentenze di assoluzione»: «È un precedente importante per contrastare questo fenomeno che lamministrazione di Palazzo Marino combatte da sempre». E mentre il numero due del Comune ricorda che «solo dallinizio dellanno sono stati sgomberati ben 62 alloggi occupati illegalmente» e denuncia «la presenza di organizzazioni criminali responsabili di un vero e proprio mercato illecito degli alloggi liberi», il gip Giordano nel dispositivo scrive che «loccupazione fuorilegge pregiudica irrimediabilmente loccupante escludendolo dallinseribilità in graduatoria».
Valutazione accolta con freddezza e rabbia dai sindacati inquilini che hanno spesso giustificato gli abusivi nelle case Aler sulla base del seguente binomia: se le case popolari sono per gli indigenti dal momento che gli occupanti sono indigenti non si individua alcuna responsabilità nei loro confronti. «Binomio» commenta De Corato «servito a tollerare queste situazione, dimenticando che questo fenomeno penalizza proprio le fasce più deboli come gli anziani e i disabili che attendono da tempo una casa».
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