Zampironi, piastrine e insetticida? Preistoria. L'ultima frontiera - biologica per di più - per combattere le zanzare si chiama «bat box». Una casetta rifugio per pipistrelli da appendere in giardino o sotto la grondaia di casa. L'idea arriva dalla Toscana, dai ricercatori del Museo di storia naturale dell'università di Firenze, sezione di zoologia La Specola, che hanno progettato questi piccoli nidi artificiali per ospitare nei mesi estivi i chirotteri, ognuno dei quali può cacciare in una sola notte fino a seimila insetti.
La bat box, realizzata da una ditta di Assago, la Demolli spa, è una scatola in legno. «Da febbraio a oggi ne abbiamo vendute 1.600 - spiega Antonio Comerci, direttore responsabile della comunicazione Unicoop Firenze che ha finanziato le borse di studio del gruppo di ricerca -. C'è stato grande interesse e le richieste sono arrivate da ogni parte d'Italia».
A Saronno i nidi per pipistrelli sono stati installati nelle aree pubbliche e da qualche mese in via sperimentale anche nel giardino dell'ospedale.
«Abbiamo deciso di adottare questa "lotta biologica" alle zanzare su proposta del Comune che nel 2007 l'ha provata nei parchi e nei giardini - dice il direttore medico del presidio di piazzale Borella, Cesare Lari -. Ne abbiamo messe tre sugli alberi». Saranno i tecnici del Comune poi a verificare da quanti esemplari sono state abitate. Ciascuna bat box ne può ospitare più di uno: di solito i maschi preferiscono stare da soli e le femmine invece abitano in gruppo. Inutile tentare di attirare il chirottero con qualche stratagemma, dicono gli esperti, mettendo ad esempio una zanzara come esca: i pipistrelli scelgono autonomamente il proprio rifugio. «È possibile che tornino nelle casette anche l'anno successivo», conclude Lari.
Visto il successo della bat box, secondo Comerci, sarebbe il caso di distribuirle anche in altre regioni d'Italia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.